Dimmi che senso ha

Oggi mi cimento con qualcosa di nuovo.
Blinkboooking lancia una sfida: abbinare i cinque sensi alle cinque città italiane per antonomasia, in cinque paragrafi; ecco cos’ho combinato!

Concentriamoci sul ritmo del respiro e isoliamo i sensi, azzeriamoli. Da adesso ne useremo soltanto uno alla volta, e scopriremo nuove vesti per posti conosciuti: magia delle percezioni quando si affinano.
Ancora un respiro, si parte.

Firenze – Tatto
Il marmo di Santa Croce scorre liscio sotto dita incantate dalla meraviglia dell’arte, le tombe di chi ha reso una città grande nella storia, non soltanto sopra una cartina.
Tra le mani scivola il freddo di quelle superfici che vestono la navata, testimoni di perizia, sudore e concentrazione.
Il palmo all’improvviso si lascia sorprendere da un piano poroso, ne tocca il calore adesso, la statua è viva, e si contorce sotto la pelle inerte, fluida in una gabbia di cui non esiste uscita.

Milano – Gusto
Il risotto giallo con l’ossobuco: Milano non è solo moda e finanza, c’è concretezza dietro le luci di Montenapo, Milano è Carlo Porta, le sue poesie genuine che parlano la lingua della gente.
Mordi un ossobuco in un’osteria e assaggi un gusto ricco di tradizioni, che riempie la bocca con tutta la sua sfacciataggine sincera; il sapore della scorza di limone e del prezzemolo avvolgono la carne sugosa prima di arrendersi allo zafferano, rifugio sicuro di un gusto che non si può scordare.

Napoli – udito
La calca delle anime in attesa del traghetto per Capri: Napoli, secondo porto al mondo per traffico passeggeri. Chiasso di vita e di persone che si stordiscono del loro andirivieni, formicolio di suoni che rimbombano ricordi di partenze altrui, partenze degli emigranti, cariche di speranze da tenere a galla. Il frastuono mischia ieri con oggi, confondendoli, e non sono poi così diversi.

Roma – vista
Mezzo milione di palline colorate invadono Piazza di Spagna: quadricromia, hanno detto. Rosso Trevi torna a colpire, e dopo aver inondato le acque della Dolce Vita scarica una pioggia di plastica giù per Trinità dei Monti, cambiando il volto di Roma come ricettacolo di monumenti e di potere in senso stretto. Il cielo è un cielo nuovo, ora, attraversato da chiazze violente che rimbalzano in fondo agli occhi.

Venezia – olfatto
La Ruga degli Spezieri, nel cuore del mercato di Rialto, centro del commercio mondiale delle spezie.
Galere e navi a vela trasportano carichi odorosi tra le mani esperte di secoli: lavorano, miscelano e combinano ricette che scavano le narici dei loro profumi esotici, e mandano la testa a sbattere su mondi lontani, non per la suggestione.

Il concorso:
www.blinkbooking.com/dimmichesensoha rel=”nofollow”

E gli inviti: provateci anche voi!

ARIANNA http://ariannatravelplanner.blogspot.com/
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ELENA @ELENANEBIOLO

8 pensieri riguardo “Dimmi che senso ha”

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