pioggia cuties

Pioggia

“Avevamo la sensazione che la vita sarebbe stata una gran cosa.” [C. Bukowski]

Pioggia è un’altra di quelle parole che raccontano.

L’altro giorno ho condiviso una foto che ogni tanto mi fa bene riguardare e che a quanto pare non fa quest’effetto solo a me; non è mia, ma pagherei per averne fatta una così.

E’ questa:

cuties - tks to Bali108Yoga Facebook page for this inspiration

Che dire se non che è bellissima, anzi: meravigliosa, se vogliamo essere dei McCurristi come si deve.
Non credo abbia bisogno di altri commenti.

La guardo e penso a quanto ci incazziamo noi se piove, che menata.
Questi due se ne vanno a scuola, che già è una menata di suo, sono completamente fradici e ridono.

Anche per questo amo il Sudest asiatico: le sue, sì, sue, che il Sudest è una specie di padre di famiglia, non una zona geografica, le sue persone, dicevo, hanno una misura delle cose totalmente diversa dalla nostra; ogni tanto sento il bisogno di mettermi sotto una foglia di banano pure io, che è facile perdere la prospettiva bazzicando in questo lato del mondo.

Ho bisogno di sentirmi un’idiota mentre scopro quello che per loro è ovvio, mi piace lasciarmi insegnare e in certi casi so perfino essere disciplinatissima, basta prendermi per il verso giusto.

Penso a loro e sorrido se il treno è in ritardo o se sono schiacciata in metropolitana (eh, i grandi drammi dell’umanità).

Penso a loro e cedo il posto sulle scale mobili ad un tizio che pare che se perde due minuti muore proprio lì, dissanguato su quel gradino, e poi chissà quanto tempo butta via per tutto il resto della giornata senza nemmeno accorgersene.

Penso a loro e ogni volta riscopro che l’autorizzazione per smettere di sorridere è solo per chi non si stupisce più di niente.

E sorrido. Perché alla fine il mondo è come lo guardi: secondo me il trucco sta lì.

Quando sarò talmente brava da meravigliarmi per ogni filo d’erba che cresce (per usare l’immagine di un altro dei “miei” grandi), beh, allora sì che avrò raggiunto il mio scopo.

Avviso che mi ci sto applicando ogni giorno, quindi se mi vedete fare facce strane non preoccupatevi, va tutto bene.

Nell’attesa di riuscirci, di tanto in tanto chiedo un passaggio sotto quella foglia di banano e mi diverto ad andare in giro fradicia pure io, col mio zaino di scuola.

23 pensieri riguardo “Pioggia”

  1. stampo e attacco in ufficio cosi posso rileggerlo ogni giorno.
    posso stampare e usare anche la tua meravigliosa foto?? vorrei farci un quadro da appendere in casa… il motivo? beh esattamente ciò che hai scritto!
    colpisce duramente questo post, un macigno! è un’ammonizione per ognuno che ogni giorno corriamo, ci arrabbiamo, sbuffiamo, ci innervosiamo….io in primis (il pendolarismo ti dice niente??) un brutto colpo ma UTILISSIMO per imparare a viver meglio e magari sorriderci anche su.
    GRAZIE CABIRIA !!

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    1. Mi dice molto quella parola e io sono la prima che corre ogni giorno, e ogni volta mi impongo di rallentare!
      Grazie a te, che oggi me l’hai ricordato una volta di più 🙂
      Allora io stampo il commento, ci stai?

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      1. 😉 ci sta .. Io sto già stampando … Non sai quanto mi ha colpito questo tuo articolo!! Ancora grazie. Ora penso anche a come fare per la foto .. Se posso …

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  2. Faccio parte di quella categoria occidentale sempre di corsa, distratta e imbronciata se le cose non vanno per il verso giusto e queste parole sono una doccia fredda, una bella scossa che mi riporta a quel Sudest asiatico , che amo alla follia, e che ha il potere di farmi sentire in pace con il mondo al solo pensiero.
    Il problema è che ho la memoria corta quindi dovrei rileggere questo articolo tutti i giorni, o magari mettere questa foto come sfondo sul desktop, per ricordarmi che la vita è meravigliosa sempre, anche quando a noi non sembra, e che c’è sempre una ragione per ridere!
    Grazie Cabi!

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    1. Che bello, grazie a te! 🙂
      Da brava occidentale, anche io corro e anche io ho la memoria corta…ieri sera ho riletto questo pezzo e mi sono detta “perchè no, per un lunedì mattina è perfetto”, che poi se vogliamo è stato come mettere la foto come sfondo al pc.
      Facciamo che una volta per uno ce lo ricordiamo, magari in due viene più facile!

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  3. Anche a me piacerebbe, prima o poi, fare una foto così. E’ davvero una grande scatto. Nel sorriso del ragazzino più basso c’è tutto il significato di quel mondo.

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  4. Bellissima foto.

    Sono del nord Italia, ora il cielo è grigio e piove. Quando mi sento vuoto, come in questi giorni, questo tempo mi pesa non poco. Sono metereopatico, quando son vuoto.

    Riempio tutti i giorni la mia vita con le piccole cose. Mi si prende per “babbo” a guardarmi. Vorrei che lo facessero tutti.

    Sono anni che ne parlo e solo qui su wordpress trovo riscontri. quasi come se nella vita reale ci si vergognasse a parlarne… Lo si riesce a fare solo chi ha estrema confidenza.

    Nelle piccole cose ci sono carezze, nelle piccole cose ci sono bombe atomiche.

    La gente non capisce, ha fretta, bisogna che si faccia la scalata sociale, altrimenti sei un fallito. La gente non insegue più i propri sogni, ma quelli degli altri, quelli delle televisioni e del modello sociale che abbiamo attorno.

    Niente… Mi sto allargando, mi serve solo un po’ di luce, perchè vedo poco le piccole cose in questo periodo. Il tuo sorriso e questo post sono di buon auspicio.

    Buona giornata!!!

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    1. Anche il tuo commento è di buon auspicio, e anche io sono del nord Italia, quindi ti capisco!!!
      Ero una di quelli che vanno sempre di corsa, ma per fortuna qualche inciampo si è messo di traverso e mi ha obbligata a rallentare: ho scoperto che è bellissimo, e che arrivi molto più lontano.
      E che il fiato non lo perdi per la corsa, ma per la meraviglia che incontri lungo la strada 🙂

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  5. mi hai ricordato un episodio: domenica, primo pomeriggio, milano, buenos aires, qualche settimana fa.
    al semaforo pedonale ormai rosso attraversiamo comunque velocizzando il passo, e il milanese guidatore frettoloso di turno, mentre siamo ancora sulle strisce, suona il clacson come un forsennato, aggiungendo gesti di dubbia educazione…
    la persona che era con me si blocca, lo guarda da dietro il cofano della macchina e gli dice: “rilassati, almeno oggi: è domenica”.

    i sorrisi dei passanti che hanno assistito alla scena sono stati grandiosi 🙂

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