Port Vauban Antibes

Juan les Pins Antibes: quella strana coppia sul promontorio

Juan les Pins e Antibes viaggiano in coppia come un matrimonio collaudato, e infatti se ne stanno una da una parte del Cap d’Antibes e una dall’altra, abbastanza vicine ma non troppo da pestarsi i piedi: sarà questo il segreto delle unioni di successo?

Beh, sorvoliamo.

Si tratta di un unico comune, ma con due anime completamente diverse.

Port Vauban con Fort Carré sullo sfondo
Port Vauban con Fort Carré sullo sfondo

Antibes è la parte più matura, diciamo, quella più culturale, con i suoi musei e la città vecchia, quella dove ti siedi in un ristorantino a goderti una cena come si deve.
Quella con il più grande porto turistico d’Europa, Port Vauban, che quando ci fai quattro passi non puoi rimanerci indifferente.

E poi c’è Juan les Pins, la testa matta, spiagge e locali da vivere dal dopo cena fino all’alba, che butta l’occhio su Cannes con la sua distesa di sabbia che corre lungo la costa.
Che ogni anno a luglio (e ormai sono più di 50) dà fiato alle trombe del jazz con un festival che per respirarci un po’ l’atmosfera le persone arrivano anche da lontano.

Jazz à Juan

Queste due si completano a meraviglia, ci si può fare di tutto, ecco perché mi piacciono.

Quando ci vado, dormo a Juan les Pins per questioni puramente tattiche: la mattina ho la spiaggia a portata di ciabatta e la sera tutto il marasma che posso volere; Antibes è perfetta per una puntata nel pomeriggio, così uno si dà anche un tono un po’ chic andandosi a vedere qualcosa per poi magari fermarsi a cena, prima di tornare indietro e concludere la serata.

A collegare Antibes e Juan les Pins ci sono autobus a tutte le ore, ma a piedi ci si mettono giusto 10 minuti e secondo me non vale proprio la pena stare ad aspettare nei pressi di una pensilina (la macchina non la prendo neanche in considerazione).

Ma cosa c’è da vedere, in sostanza?
Dipende da quello che si cerca.

Per chi vuole farsi una camminata e godersi il panorama, il Cap d’Antibes è perfetto: da queste parti Francis Scott Fitzgerald ci ha ambientato “Tenera è la notte”, non è quindi un posticino proprio a caso; da queste parti ci sono le ville e gli hotel più esclusivi del mondo, come l’Hotel du Cap-Eden Roc, e se ci si spinge fino all’estremità inferiore si arriva al faro, da dove la vista sulla Baie des Anges è meravigliosa.

Ad Antibes c’è il Museo Picasso, che raccoglie tutte le opere realizzate dal pittore durante il suo soggiorno qui: ah, proprio un brutto posto per viverci un po’, garantito.

Museo Picasso, Antibes

Sempre in tema di musei, come non citare il Museo Peynet: presente quello dei fidanzatini? Ecco, proprio lui. Fatevi un giro tra le sue tavole prima di cena, che il museo si trova proprio in centro paese: comodo comodo per mettere le gambe sotto il tavolo subito dopo.

Del porto l’ho già detto, aggiungerei quindi il Fort Carré, forte dalla pianta a forma di stella buono per rievocare racconti di filibustieri e per godersi il panorama lì attorno, e il Marché Provençal, mercato coperto dove di giorno si trovano le più svariate tipologie di cibo che la sera lasciano posto all’artigianato e ai tavolini di qualche ristorante: un luogo che sa reinventarsi a qualsiasi ora e che mi piace da matti (a differenza del forte, che onestamente non mi entusiasma troppo).

Marché Provençal

Ah, proprio lì accanto al mercato, in una viuzza stretta e molto frequentata, c’è una specie di bettola buia dove si beve assenzio, l’Absinthe bar, lo dico per gli appassionati del genere.

Di Juan les Pins faccio invece un paio di nomi di quelli mondani : l’Hemingway, coi suoi tavolini all’aperto per un cocktail dopo cena, sulla via principale giusto accanto a Le Village, una delle discoteche più affollate nei week end (house e tamarri, io avviso).

Hemingway - prima del marasma

Lou Ciapacan, ristorante provenzale dove si mangia prima con gli occhi e poi quando è il turno del palato non si rimane per niente delusi (anatra promossa! Aveva una salsa speculoos che non potete capire).
La Creperie, con un menù che davvero mette in crisi, sia sul dolce che sul salato.

Concludo con Le Ruban Bleu: una spiaggia che dopo il tramonto si trasforma in lounge bar dove rilassarsi con un cocktail da bere con i piedi nella sabbia e con un po’ di musica di quella che ci sta sempre bene nelle orecchie.
Il tutto dentro una nuvola di luce blu, ça va sans dire.

Le Ruban Bleu

Qualche indirizzo:

Musée Picasso
Château Grimaldi
06600 Antibes
Tel +33 (0)4 92 90 54 26/20

Absinthe Bar
25 bis, cours Massena
06600 Antibes
Tel +33 (0)4 93 34 93 00

Lou Ciapacan
15, rue Dautheville
06160 Juan-les-Pins
Tel +33 (0)4 93 67 07 82

La Creperie
17, rue Dautheville
06160 Juan-les-Pins

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