child foot flip flop

Rinuncio ai buoni consigli e dò il cattivo esempio

L’altro giorno mi hanno chiesto dove vorrei essere #sefossia, e io ho risposto a Bali.

Fisherman in Candidasa Bali

E ma che noia!

Ditelo pure se lo avete pensato, io probabilmente lo penserei: non avete tutti i torti.
Il vero punto è che poi su questa risposta ci ho riflettuto, forse anche troppo.

Quello che segue è il mio trip mentale: liberi di proseguire o di scappare a gambe levate (tanto chi vi becca).

Credo che di amore vero nella vita ne esista uno solo, gli altri sono tutti tentativi, più o meno riusciti.
Sono pezzi che il destino, o chiamatelo come volete che tanto ci siamo capiti, ci lascia sulla strada per metterci alla prova e per guidarci in una certa direzione.
Credo che però poi stia a noi decidere se andarci o meno in quella certa direzione, mica è obbligatorio!

Con i luoghi è lo stesso.

All’inizio conquistano con la loro bella faccia: uno va a Bali una settimana e se quando torna gli chiedi com’è l’isola, nove volte su dieci ti risponde che è magica, e tira in ballo misticismo e incensi.
E ha ragione.
Questa è l’infatuazione, l’attrazione fisica, quella che si può provare per ogni luogo di questo mondo, anche per più luoghi contemporaneamente.

L’amore però è un’altra cosa.
E’ quella cosa che anche quando guardi dietro la bella faccia e vedi un po’ di sporco ci stai lo stesso, perché lo senti che il tuo posto è proprio lì e da nessun’altra parte.
A Bali ci sono stata, ci sono tornata, e ci tornerò ancora, che in tutto fan quasi due mesi: non per la bella faccia, ma per il pacchetto completo.

Una persona che quest’isola la conosce bene ha usato un’espressione azzeccatissima mentre se ne parlava:

dark side

Chi non ne ha uno, è ciò che ci rende autentici; lo spartiacque tra un rapporto di facciata e un rapporto più profondo sta proprio qui.
Accettato il dark side, la svolta.
[A proposito, Alessandra: io sto aspettando di leggere e ogni tanto te lo ricordo, poi vedi tu eh!]

Mi direte che ci vado a fare di nuovo laggiù, che c’è tanto mondo da vedere.
Vero, ci sto provando, ma l’importanza del ritorno è una cosa da non sottovalutare; provate a rifletterci, non si può sempre andare e basta, il primo sguardo è cieco a tante cose, ma la mente le prende lo stesso e le mette in un cassetto, che magari tornano buone.

Spesso mi dicono “tu che Bali la conosci”

Io non me la sento di dire che Bali la conosco, e non è per piaggeria: è che quando gratti la superficie delle apparenze ti accorgi che di scoprire non si finisce mai, e vai anche un po’ in crisi.
Di Bali ho scritto tanto e forse scriverò ancora, ma non nascondo che più passa il tempo, più faccio fatica.

Forse prima mi accompagnava la stessa faccia tosta che mi infilo adesso quando parlo di un qualsiasi altro luogo, ora però è diverso, è cambiato qualcosa: è forse perché abbiamo superato il famoso spartiacque?

Qualche riga sopra ho tirato in ballo l’autenticità, non a caso.

Ultimamente se ne fa un gran parlare, va di moda, pare quasi una garanzia di qualità: tutti alla ricerca di un’esperienza autentica.
E non è sbagliato, sono la prima.

E’ che per come la vedo io c’è un problema: l’autenticità ognuno se la costruisce da sé, con il proprio vissuto.

“Io che Bali la conosco”, mettiamola così, come faccio a consigliarti un giro nella Bali autentica?

La mia Bali autentica è quella che prima dell’alba compra l’aglio e si incazza perché la papaya ha un prezzo allucinante, così la lascia lì.
E’ quella che alle sette del mattino si alza per fare yoga davanti alle onde, o che mi guarda con gli occhi del terrore perché gli devo fare la foto per l’annuario, e poi si mette in posa come farebbe un condannato davanti al plotone d’esecuzione.

child foot flip flop
Il condannato si posiziona davanti al plotone d’esecuzione

Ma mica dev’essere così per tutti!
E se è diverso, non vuol dire che non è autentico.
E’ solo diverso.

La mia Bali autentica è quell’insieme di cose che si è conquistato un posto nel mio cuore, che non glielo leva più nessuno, a prescindere da tutte le infatuazioni che mi posso beccare (e sono tante, son volubile).

La mia Bali autentica è quella che in un modo o nell’altro continuerò a tornarci, perché mi sembrerà sempre di non conoscerla; magari ci litigherò e mi farà incazzare (come succede con la papaya prima dell’alba), ma saprà stupirmi ogni volta.

E’ per questo che vado un po’ in crisi: quando c’è in ballo tutta sta roba, come faccio a dire quali sono le dieci cose da fare per vivere un’esperienza autentica?
Giusto per fare un esempio.

E adesso fermatevi un secondo qui: c’è un posto nel mondo che solo a pensarci vi viene la pelle d’oca e vi sale un bel groppone in gola (io ci sto scrivendo ora, con sto groppone)?
Ecco, quella è la vostra Bali, ed è autentica.
Sfido chiunque a dire il contrario, e non servono consigli.

Yoga Cow ashram
All’ashram anche le mucche fanno yoga.

Quindi scusate, io dico quello che faccio, ma poi finisce lì.
Rinuncio ai buoni consigli e dò il cattivo esempio, proprio come diceva quello là che un po’ ne sapeva.

28 pensieri riguardo “Rinuncio ai buoni consigli e dò il cattivo esempio”

  1. mhmmmm avevo credo già letto questo post ma ora l’ho riletto (come è capitato? curiosità delle “statistiche sito” che mi hanno riportato una visita al mio dal tuo link su questo articolo 😉 )
    come ben sai, io in quanto a “ritorni” potrei considerarmi un’esperta… in quanti posto sono tornata?? e come ben sai alla fine ho anche scritto l’articolo sulla famosa dark side -dopo più o meno un anno che se ne parlava-.
    Però ora mi sto chiedendo quale sia il mio vero amore, quello da groppo in gola e lacrimuccia, e nonostante ne abbia perecchi, si, che non considero solo superficiali infatuazioni, forse il mio vero amore è, e resta, il Brasile, La svolta, il viaggio che mi ha cambiato completamente il modo di viaggiare e vedere le cose. Dalla prima volta quest’anno sono già 10 (!!) anni… e ci tornerò, non so quando e come. Comunque, io non credo che nella vita esista un solo grande amore, abbiamo spazio nel cuore per più di uno, non molti ma non uno, sicuro 🙂
    un abbraccio!
    Ale

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    1. Sai che ti dico Ale? Lo spero!!
      Tanti amori è impossibile, ma più di uno, forse…è che io al momento ancora non ho trovato l’altro 🙂
      La mia svolta, in tutti i sensi, è stata Bali, nel 2012…forse hai ragione tu, e devo solo aspettare 🙂
      Comunque tu il Brasile…alla fine lo tiri sempre fuori: non è che il primo posto se l’è preso lui? 😉
      Un abbraccio a te!

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  2. Cabiria, Cabiria,
    anche io come te credevo in quell’unico amore…..che e’ stato l’India, e 7 voltne erano la dimostrazione, poi oe’cambiata l’India o son cambiaio.Fatto sta che l’amore un po’ si e’ assopito e la voglia di ritrovare la scintilla da altre parti ha fatto capolino tanto da mettermi continuamente alla ricerca.. Per ora solo il Nicaragua ha smosso qualcosa ma ancora non ci siamo…..Forse dovrei dare un’altra chance alla mia vecchia India, chissa’ che ancora ci sia un angolino con le caratteristiche che tanto tempo fa mi avevano fatto sognare una vecchiaia vissuta la’. Vaneggiamenti di una viaggiatrice attempata ma che non demorde……Baci

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    1. Susanna tu sei il mio esempio, altro che demordere!!
      Quello che scrivi mi conferma che è davvero come con le persone, e che ogni storia è a sè…però sarei davvero curiosa di sapere cosa succederebbe se tu tornassi in India!
      Nel caso però dimmelo per tempo, perché non mi dispiacerebbe vedere di persona: non sto scherzando!! Un abbraccio 🙂

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      1. Sarebbe bello questo passaggio di testimone……reinnamorarmi e poi lasciarti aperta la porta aperta per questo sentimento. ….parliamone!

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  3. Anche io sono per il ritorno. È curioso. Il primo post chebho scritto sul mio piccolo blog si intitolava ‘tornare’. Considerando che è stato il primo post e non ero ancora ‘partita’, ora mi fa ridere ma sì, continuerò a tornare dove posso tornare. Tornare significa che ti è piaciuto, che non hai esaurito tutto, che hai conosciuto qualcuno o qualcosa per cui valga ripassare di là, che non hai capito fino in fondo ma che ti ci vuoi applicare di più. Tutte cose in ogni caso belle e che arricchiscono. Pertanto Cabiria continua a tornare e a raccontarcelo perchè io, personalmente, non mi stancherò di rileggere…

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      1. Secondo me i luoghi in cui si torna sono i migliori. Ci pensi mai che con tutto quello che c’è da vedere, quando si torna si fa una scelta ben precisa. Io lo trovo veramente ‘ganzo’!!!

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      2. Vero! Tornare è una scelta ben precisa, te lo dice una che si ritrova a fare i giri più strani pur di passare a Bali anche solo per qualche giorno, quando potrebbe fare tappa altrove 😉

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  4. meno male, l’italia è piena di gente in tv che non riuscendo a dare buon esempio ti propina una sacco di buoni consigli. bravissima. il problema è che quando si comincia a perlustrare l’anima, di una persona o di un luogo, si apre l’infinito……e la vita non basta per chiudere l’indagine. vedere cose nuove in continuazione non dà mai la soddisfazione della condivisione o della convivenza con un popolo e di un luogo…perchè non restare lì quindi.? buona serata

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    1. E’ esattamente così, l’indagine non si chiude mai, ed è per questo che vado in crisi.
      Forse il passo successivo sarà quello di accettare questo limite con serenità – ma intanto a Bali ci torno 😉

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  5. Magic Bali…il titolo del mio post sui motivi per cui Bali mi ha fatto innamorare. Perché anche io faccio parte di quelli che sono tornati affascinati dalla sua spiritualità, dagli incensi, dalle offerte sui marciapiedi e dalla vita contadina. ‘L’importanza del ritorno non è una cosa da sottovalutare’, hai ragione, il ritorno in un posto ti fa capire molto di più di quello che ti ha lasciato nel cuore e tra i ricordi.
    E’ meraviglioso innamorarsi di un luogo.

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      1. Certo! Ormai non ci lasciamo scappare neanche uno spostamento in questo mondo di travelblogger 🙂 non ho intenzione a breve perché ci sono stata la scorsa estate ma sai, tutto può succedere…Magari un giretto insieme..!

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  6. È qualcosa che ti fa dire “no, questo posto è diverso” 🙂 Come se ogni volta che vai via ti sembra di non aver visto abbastanza..

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  7. Sento dentro ogni tua singola parola…
    Il mio unico grande amore, parlando di viaggi, come probabilmente saprai, e’ un altro eppure lo stato d’animo e’ lo stesso…

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