Wat Phra Mahatat Ayutthaya

Ayutthaya: qualche informazione pratica (e una scena delle mie)

Ayutthaya va vista prima di Sukhothai, altrimenti non l’apprezzi, e Sukhothai va vista prima di Angkor, per lo stesso motivo.”
Questa cosa me l’hanno detta in Thailandia ed è vera: se siete ancora in tempo, tenetela presente!

Partiamo dall’inizio, quindi (anche se in realtà con Angkor da queste parti abbiamo già dato).

Wat Yai Chai Mongkol Ayutthaya Cabiria Magni
Wat Yai Chai Mongkol

Ayutthaya si trova a circa 80km da Bangkok e si può raggiungere tranquillamente in giornata, perché i collegamenti davvero non mancano: io ho scelto di andarci con un minivan (i minivan partono in corrispondenza della fermata di Victory Monument, sulla BTS ), ma in alternativa ci sono gli autobus, oppure i treni.

Se scegliete il minivan, vi lascio una dritta su Victory Monument, che quel posto è un casino: quando arrivate, uscite dall’uscita 3, così quando scendete vi ritrovate la fermata proprio davanti, a bordo rotonda, in corrispondenza del Rajavithi Hospital.

Il minivan costa 120 Bath andata e ritorno, da pagare direttamente all’autista nel momento in cui salite (si compra una corsa per volta), ma fate attenzione che quando arrivate ad Ayutthaya le fermate sono due: una nel centro storico e una fuori, al di là del fiume.

Ve lo dico perché io, per puro caso, sono stata lasciata proprio alla fermata fuori, nonostante avessi chiesto il contrario, e una volta scesa dal minivan, invece del solito marasma di tuk tuk pronti a litigarsi ogni passeggero, ne ho trovato soltanto uno, che si è subito offerto di accompagnarmi per tutta la giornata alla modica cifra di 2000 Bath.

Io magari do anche l’idea di essere fessa, ma prima di partire per Ayutthaya avevo giusto chiesto questa cosa, e mi era stato detto di non pagare più di 700 Bath: capite quindi che non ci ho messo molto a mangiare la foglia e a rifiutare il passaggio.
Ora vi dico solo che il driver alla fine ha accettato la mia offerta di 700 Bath, ma se vi interessano i dettagli, vi rimando alla *nota di folklore* che sta in fondo.

Qui invece torniamo ad Ayutthaya, con il mio itinerario di un giorno!

Wat Yai Chai Mongkol
Wat Yai Chai Mongkol Ayutthaya Cabiria Magni
I Buddha che circondano lo stupa centrale

Tra quelli elencati, è l’unico tempio al di fuori dell’isola che costituisce centro storico, ed è anche il mio preferito; da non perdere il Buddha sdraiato, la cerchia di Buddha che sta attorno allo stupa centrale, e la scena dell’ordinazione che si trova sul retro.
Da vedere per… farsi impressionare da decine di sguardi di pietra.

Viharn Phra Mongkol Bopit
Viharn Phra Mongkol Bopit Ayutthaya
Il Buddha di bronzo

Al suo interno si trova uno dei più grandi Buddha in bronzo della Thailandia, oltre che un sacco di gente intenta a shakerare i bastoncini dell’oroscopo cinese. Entrateci e rimanete col naso all’insù girando attorno alla statua.
Da vedere per …farsi venire le vertigini, anche coi piedi per terra.

Wat Phra Si Sanpet
Wat Phra Si Sanpet  Ayutthaya Cabiria Magni
La vista dopo la foto a tradimento

Si trova accanto al Viharn Phra Mongkol Bopit, e merita sicuramente una visita. All’ingresso mi hanno piantato addosso un obiettivo a tradimento, e quando sono uscita ho ritrovato il mio bel faccione stampato sopra un piattino: kitsch quanto un gadget per la nascita del Royal Baby.
Da vedere per …sentirsi un po’ Royal, anche se dura mezzo minuto.

Wang Luang (Palazzo Reale) e padiglione Trimuk
Royal Palace Ayutthaya Cabiria Magni
Eh.

A dirla tutta, del Palazzo Reale è rimasto ben poco, giusto il padiglione Trimuk, appunto. Si accede dal Wat Phra Si Sanpet, con lo stesso biglietto.
Da vedere per … chiedersi: ma perché ci sono venuto?

Wat Phra Mahatat
Wat Phra Mahatat Ayutthaya
La foto che chiunque deve avere

Costruito per proteggere le reliquie del Buddha, questo tempio è conosciuto soprattutto per la famosa testa tra le radici, che ormai è diventata una delle icone di Ayutthaya.
Da vedere per …fare a sportellate coi giapponesi per scattare la foto che chiunque deve avere.

Prima di rientrare a Bangkok, ho visto altri tre templi: Wat Ratburana, Wat Na Phra Mane (dentro è molto carino), Wat Phra Ram.
Io li segnalo, poi vedete voi, se avete tempo fateci un salto, altrimenti godetevi la città (magari con un gelato al cocco)!

*nota di folklore*

Torniamo un attimo all’amico driver in attesa alla fermata del minivan: quando mi ha detto che voleva 2000 Bath, l’istinto è stato quello di spedircelo senza tuk tuk, ma mi sono limitata a rifiutare l’offerta; il fatto è che lui non l’ha presa troppo bene, così ha iniziato ad insistere, e ha giocato la sua carta vincente: la proposta di abbinare al tour dei templi un tour dei negozi, un affarone da non perdere, a quanto pare.

Chi ha viaggiato con me, purtroppo per lui, sa che per innervosirmi non c’è niente di meglio di una mossa del genere, così alla vista delle vetrine, benchè di carta, ho respinto malamente il poveretto e me ne sono andata (in queste occasioni sfioro la comicità, lo so).

Il tapino, disorientato dalla reazione, ha iniziato a rincorrermi, prima a piedi e poi col tuk tuk (sì, una scena degna del peggior Benny Hill), rilanciando ogni volta per abbassare il prezzo, e agitando quel maledetto volantino dei negozi, che mannaggia a lui era la causa delle sue disgrazie e neanche lo aveva capito.

Insomma, lui abbassava il prezzo da dentro il tuk tuk, e io camminavo sul marciapiede intimandogli “don’t follow us!”, coi miei due compagni di viaggio dietro che se la sghignazzavano come due pazzi, le lacrime agli occhi (mi pare strano che non ci sia un video, ma non ci scommetterei).

Dopo qualche don’t follow us, è finita che col mio nuovo amico ci siamo democraticamente accordati per 700 Bath, e che io sono stata presa per i fondelli tutto il giorno da quei due dietro, che qualsiasi cosa dicevo mi rispondevano con un #dontfollowus: ingrati.

Per la cronaca, i due cabarettisti sono questi qui, sono gente di compagnia: tutta vita sul minivan.

compagni di viaggio Thailandia
Compagni di viaggio: ve li consiglio, sono silenziosi!

Scusatemi ragazzi, ma non potevate passarla liscia. A quando la prossima?

16 pensieri riguardo “Ayutthaya: qualche informazione pratica (e una scena delle mie)”

  1. Son stata quest’estate ad Ayutthaya e la scena del minivan che scarica alla fermata più lontana è stata la stessa anche con me! Con la differenza però che l’autista ha ricevuto una mazzetta palese dal tipo dei tuk tuk.. e per mancanza di riflessi da buon viaggiatore non mi sono catapultata di nuovo sul minivan.
    Conclusione? Indignata ho rifiutato il tuk tuk e sn entrata nel centro commerciale di fronte chiedendo informazioni con tanto di cartina.. inutile dire la scena tragicomica con le commesse.. e poi sn uscita dall’entrata proposta cercando disperatamente un altro noleggio di tuk tuk.. per principio mi rifiutavo di andare da quello della mazzetta. Inutile ricerca purtroppo e abbiamo dovuto cedere a quello della mazzetta .. che di thailandese aveva ben poco dall’alto dei suoi 2m di altezza, faccia da mafioso.. insomma ci ha un po’ guastato la gita..non avendo neppure chiaro se avessimo trovato un ritorno siam partiti molto presto anche al ritorno.. imprevisti dei viaggiatori ma tutto fa bagaglio no? 🙂

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    1. Esatto, tutto fa bagaglio 🙂
      Alla fine sono questi gli episodi sui quali si scherza al ritorno, vediamola così!
      L’importante è che non ti abbia rovinato il ricordo di Ayutthaya 🙂

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  2. Ayutthaya me la sono vista per prima, e l’ho girata in bicicletta…mi sono sudato pure l’anima ma è stato bello! La prossima volta, questo dicembre, andrò a Sukhothai, credo che anche se ho già visto Angkor l’apprezzerò uguale 🙂

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    1. Anche secondo me l’apprezzerai: per me è stato lo stesso, Angkor l’ho vista l’anno scorso!
      Con i dovuti distinguo, quand’ero a Sukhothai, diverse volte mi è venuta in mente la Cambogia. Prendi la bici anche lì, e vai anche nella zona nord, a vedere il Wat Si Chum: vale la pena farsi due pedalate in più solo per quel Buddha (poi fuori ti prendi un gelato dall’omino e ti passa anche il caldo!!)

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  3. Sei pessima perchè ci hai tirato dentro un articolo che doveva trattare di ben altro. E se dovessi mettere in giro certe foto/video di urla/dormite/pedalate/scarpinate in foresta, stai fresca! Ma sono magnanimo e di gran cuore, lascio che la tua dignità non venga scalfita. Ma sei ammonita, sappilo, alla prossima non lascio correre! :-p

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    1. Ahahahah!!! Non metti in giro quella roba semplicemente perchè non ce l’hai, niente scuse.
      Dopo i vari #dontfollowus ero in credito, avrei potuto fare di peggio (sono io quella magnanima, diciamolo).
      😉

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  4. Su.., che potevate girare con un paio di motorbike for rent invece dei soliti tassinari…, per quanto riguarda Ayutthaya prima e Sukhothai dopo non ne sono convinto…, lasciano sensazioni diverse (se non ti riferisci solo al numero e alla bellezza/bruttezza delle pietre) opinione personale ;)…, se ti domandi chi sono…, immagina tanti 5 attaccati… 😀 , ciao Cabiii

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    1. Ahahahah!!! La tua firma è inconfondibile! Ciao!!
      Mi riferisco proprio alla sensazione, e per quello che mi han lasciato ti confermo che se avessi visto Ayutthaya dopo non l’avrei apprezzata. A presto!! Con tanti 5 😉

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