Salacack, tramonto. Istanbul

Istanbul: cinque (buoni) motivi per vedere la sponda asiatica

C’è chi dice che vedere Istanbul senza fare un salto sulla sponda asiatica ha poco senso: onestamente non mi interessa schierarmi da nessuna parte, quello che però posso dire è che io su quella sponda ci sono stata, due volte.

Potete quindi capire che i buoni motivi per farlo secondo me non mancano: qui ne metto cinque, ma la lista è aperta, quindi se volete aggiungere, basta dirlo!

Il tramonto di Salacak, con Kiz Kulesi
Salacack, tramonto. Istanbul
Il tramonto di Salacak, con Kiz Kulesi

Questo probabilmente è IL motivo, e adesso che siamo alla fine dell’anno lo posso anche dire: quello di Salacak è stato uno dei tramonti più belli di tutto il mio 2014.

Per arrivarci dovete prendere il battello per Uskudar, da Eminonu (la fermata nei pressi del ponte di Galata) e dopo una breve camminata, ad attendervi troverete delle gradinate che si fiondano dritte in acqua, punteggiate di antiche torrette che sono state trasformate in piccoli bar, chiamiamoli così: i gradoni sono rivestiti di cuscini nel mezzo dei quali i venditori di chai, semi di girasole, o waffle, sventagliano la loro mercanzia, la compagnia ideale per uno spettacolo che già di suo è meraviglioso.
Fa molto cinema a pensarci, ma vi garantisco che è addirittura meglio, ed è praticamente gratis.
Oltre a tutto questo, tenete poi presente che Salacak è il posto ideale per scattare la classica foto che non si può non avere, la tipica cartolina della città insomma, che nel caso di Istanbul è rappresentata, tra le altre, dalla Torre di Leandro, Kiz Kulesi, con il profilo di Sultanahmet come sfondo.
Mica male, eh?

Il mercato di Kadikoy
Negozi a Kadikoy. Istanbul Cabiria Magni
Negozi a Kadikoy

A Kadikoy ci si arriva sempre da Eminonu, direttamente in traghetto: se state pensando di farvi un giro unico da Uskudar, valutate di prendere un autobus, o mettete in conto di passarci una mezza giornata abbondante, perché a piedi ci si mette un po’.
Kadikoy è un quartiere residenziale, ma il suo bello sta nel centro, tra le vie del mercato alimentare: si tratta sempre di Istanbul, ma davvero pare di stare in una specie di villaggio a parte.
Io ci sono andata la mattina abbastanza presto, ed è stato bello vedere i commercianti intenti a preparare le loro bancarelle, trafficare per le strade trascinando carretti stracolmi di pesce e verdure, o lavare i pavimenti dei loro negozi lanciando secchiate d’acqua per strada.
E’ stato divertente anche schivarla quell’acqua, ma forse mi sono divertita proprio perché ci sono riuscita, altrimenti, chi può dirlo.

Il profilo della città
La torre di Galata profilo Istanbul
Torre di Galata

Il profilo di Istanbul è bello da qualsiasi lato lo si guardi, ma diciamolo: dove altro potete beccare Sultanahmet, Beyoglu e torre di Galata tutti in un colpo solo?
Non perdete troppo tempo a pensarci, non ci sono molte alternative, non così scenografiche almeno.
In questo caso il consiglio potrebbe essere quello di scendere dal battello a Uskudar, e di godervi tutto il lungomare, passeggiando in direzione Kadikoy: potrete divertirvi a scovare gli edifici più famosi nascosti tra i tetti della città, dividendo la vostra strada con venditori di zucchero filato, runner super attrezzati o ragazzini temerari che si sfidano in gare di tuffi anche quando la temperatura è quella giusta per bere un the fumante.

Il viaggio in battello
Il battello per l'Asia Istanbul Cabiria Magni
Il battello per l’Asia

A questa cosa ci tengo parecchio, perché non ha niente a che vedere con le famosissime crociere sul Bosforo: non è per fare i gli snob come al solito, ma le crociere sono tagliate su misura per i turisti, lo sanno tutti, una traversata con un battello di linea è un’altra storia.
E’ questione di dieci, massimo quindici minuti (dipende se andate a Uskudar o a Kadikoy), ma sono tutti vissuti in mezzo alla gente che abita la città, che sta andando a fare commissioni, a lavorare, a studiare. Sarò banale, ma si impara molto di più guardando dentro la borsa della spesa di una signora, che ascoltando un altoparlante che gracchia un qualche cosa che si può leggere ovunque.

Cambiare continente per qualche ora
Chai
Chai

Ok, probabilmente questo è buono solo per me, che quando sento la parola Asia non capisco più nulla. Però immaginate la scena, a colazione per esempio: “Beh, che si fa oggi?” “Ma guarda, intanto facciamoci un giro in Asia, poi ci si pensa.”
Figo, no?
Vabbè, come non detto, questo siete liberi di non condividerlo, ma secondo me se la gioca alla pari col tramonto più mozzafiato.

20 pensieri riguardo “Istanbul: cinque (buoni) motivi per vedere la sponda asiatica”

  1. Condivido il tuo entusiasmo per la costa asiatica di Istanbul, in primis per l’attraversata in traghetto…e per le signore che curiosano dalle finestre mentre attraversi le stradine di prima mattina, e per certi mercati di strada improvvisati…non vedo l’ora di tornarci!

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    1. Nel 2015 secondo me la vedi, scommettiamo? 😉
      Ti sta chiamando, ed è stupenda.
      La sponda asiatica, poi, merita almeno una giornata intera, di quelle lente da godersi fino al tramonto.
      Di quelle che ci piacciono insomma!

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