Bangkok: informazioni pratiche sulla città degli angeli

Quando sono particolarmente affezionata a un posto, ho quasi paura a scriverne.

Monaci al Golden Mount. Bangkok, Cabiria Magni
Monaci al Golden Mount

Da queste parti gli sproloqui su Bangkok, tra arrivi e partenze proprio non mancano, ma se cercate qualcosa di veramente utile, non c’è niente: le emozioni sono insindacabili, le informazioni un po’ meno, uno deve anche sentirsi in grado.
Bangkok tante volte non mi ha fatta sentire in grado, ed è proprio questo uno dei motivi per cui ci vado d’accordo.

E’ uno di quei posti che più li vedo e più ho difficoltà a raccontare, manca sempre un pezzo.
Lo so, è paradossale, perché così si finisce con lo scrivere di più di ciò che si conosce meno, semplicemente perché è più facile, si deve mettere in gioco poco.

Oggi invece voglio provarci e mi metto alla prova, quindi ecco la mia Bangkok pratica!
Sono tante parole, e se arrivate alla fine avete tutta la mia stima.

Le strade di Bangkok, Cabiria Magni
Le strade di Bangkok
Quanti giorni?

E’ la prima cosa che si cerca di capire quando si inizia a lavorare ad un itinerario.
In un mondo perfetto, vi consiglierei di starci almeno un mese, ma nella vita reale vi direi di prendervi almeno tre giorni per visitarla, quattro sarebbe meglio.

Come spostarsi

Qui il panorama è piuttosto variegato.

Mappa dei trasporti di Bangkok
Mappa dei trasporti di Bangkok [da comeviaggiareinformati(punto)it]

Innanzitutto segnatevi l’Airport Link (nell’immagine è quello giallo/blu/rosso): se atterrate al Suvarnabhumi, l’aeroporto internazionale, è sicuramente il mezzo più comodo per arrivare in centro.

E poi segnatevi queste tre lettere: BTS. Si tratta dello Skytrain, uno dei modi migliori per muoversi in città: ha due linee che coprono gran parte del centro e che si incontrano nella fermata di Siam; il costo della corsa varia a seconda del numero di fermate da percorrere.
In ogni caso sul sito di Transit Bangkok potete trovare tutte le informazioni e le mappe.

Ci sono però dei mezzi anche più folkloristici.
I tuk tuk: benchè non a prova di smog e di monsone, sono divertentissimi, oltre che comodi per le tratte veloci (contrattate duro, sempre).
I mototaxi: comodi per le tratte molto veloci, ma comunque un’esperienza da provare.

Tuk Tuk fuori dal Palazzo Reale. Bangkok, Cabiria Magni
Tuk Tuk fuori dal Palazzo Reale

Nota a margine per i taxi: sono convenienti, soprattutto se siete almeno in tre, ma chiedete sempre che mettano in funzione il meter, altrimenti rischiate di spendere una fortuna per fare pochi isolati.

E per finire, la Chao Praya Express, compagnia che naviga lungo il Chao Praya, il fiume che taglia la città; nel link trovate le diverse linee, contrassegnate dal colore della bandiera che portano: è un ottimo modo per aggirare il traffico!

Cosa vedere

Wat Arunil tempio dell’alba, chiamato così perchè quando sorge il sole si colora; scendete alla fermata della BTS di Saphan Taksin, e da lì prendete il Chao Praya Express con la bandiera arancione che per 15 bath si ferma proprio davanti (proveranno a vendervi dei biglietti per i battelli turistici, bandiera azzurra, che costano molto di più e fanno lo stesso giro: non ne vale la pena), poi da lì prendete un altro battello per attraversare il fiume (fa la spola avanti e indietro, ininterrottamente).

Wat Pho – dopo il Wat Arun riattraversate il fiume e raggiungetelo a piedi. E’ il famoso tempio con il Buddha sdraiato, troverete di sicuro un gran marasma, ma ne vale la pena, almeno una volta.

Palazzo Reale – si raggiunge a piedi dal Wat Pho. Calcolate per questa visita un paio d’ore circa, e fate attenzione di avere spalle e gambe coperte prima di entrare: niente pantaloni corti, neanche per gli uomini; se proprio vi dimenticate e non volete tornare indietro, fuori dal portone ci sono dei buoni samaritani che vendono vestiti: ecco, evitateli ed entrate, affitterete prima di fare il biglietto ciò che renderà il vostro look degno della copertina di Vogue.
All’interno del complesso segnalo il Wat Phra Keo, il tempio con il famoso Buddha di smeraldo: devo ammettere che quel Buddha personalmente mi ha lasciata un po’ così, ma è come la Gioconda a Parigi, che la devi vedere e poi ci rimani male perché è piccola. Buttare un occhio non costa nulla, tanto è già pagato!

Chinatown – sicuramente uno dei miei posti preferiti. Potete raggiungerla col Chao Praya Express bandiera arancione, fermata Ratchawong; una volta arrivati, godetevi il marasma del mercato e abbandonatevi allo street food , poi raggiungete a piedi il Wat Traimit, il tempio con il Buddha d’oro (oro vero, cinque tonnellate, mica scherzi).
Dal tempio prendete poi un tuk tuk (contrattate duro, lo ripeto ancora) e fatevi portare al Wat Saket, anche conosciuto come Golden Mount: questo tempio in sé non è niente di sconvolgente, ma la strada per arrivarci e la vista dalla cima valgono il viaggio.

Segnalo altri due templi, se avete tempo.
Wat Khaek, o Sri Maha Mariamman Temple, il tempio indù che si trova su Silom (all’interno è severamente vietato scattare fotografie), probabilmente la fermata della BTS più vicina è quella di Chong Nonsi, poi da lì bisogna camminare qualche minuto, e il Thao Maha Brahma o Erawan Shrine: dalla storia piuttosto curiosa, è immerso nella Bangkok più moderna, e il contrasto che fa col paesaggio lì attorno è bellissimo. Fermata Chit Lom della BTS, incenso e cemento.

Lumphini Park, Bangkok. Cabiria Magni
Lumphini Park

Templi a parte, che poi magari vi stufate, non perdetevi in città il Lumphini Park, l’oasi verde di Bangkok, un parco dove si trova di tutto, dalle palestre a cielo aperto ai corsi di Tai Chi, dove si può assistere ad una partita di calcio thai, ma anche spiare la vita quotidiana dei varani, se si è appassionati del genere.

Chiudo con una chicca vera, la Jim Thompson House, fermata National Stadium della BTS: una casa costruita interamente in tek, appartenuta a Jim Thompson, un tizio con una storia a dir poco mitica!

Cosa mangiare

La cucina thailandese offre una grandissima varietà di cibi, qui vi dico i miei preferiti, ma il consiglio è quello di assaggiare tutto con la massima curiosità, a costo di sacrificare per sempre qualche papilla gustativa: non ve ne pentirete.
Moo Dad Diew, striscioline di maiale prima essiccato e poi fritto (il mio preferito in assoluto, le uniche parole thailandesi che capisco quando sto al ristorante: vedi a volte la sopravvivenza).
Morning Glory, una specie di spinacio d’acqua, che viene cotto e saltato in pentola.
Kaprao Pork, maiale macinato ripassato con aglio, basilico e peperoncino, servito con riso, e talvolta uovo all’occhio di bue.
Papaya Salad, o Som Tam, ma qui lascio la parola ad Andrea, che ha scritto anche la ricetta, nel caso voleste cimentarvi in cucina!

Papaya salad, Bangkok. Cabiria Magni
Papaya salad

Menzione speciale per le frittelle di taro che ho mangiato per strada a Chinatown e per il gelato al cocco, che si trova sempre per strada, con i topping più diversi, a partire dai fagioli rossi.

Chiudo con una nota alcolica: ai thailandesi non dispiace cenare bevendo Sang Som (un rhum locale) misto a soda, e il consiglio è quello di seguirli nell’impresa, tanto poi mica guidate voi, no?
Segnalo infine l’usanza di bere la birra col ghiaccio, quindi se ve la portano così non scandalizzatevi, io ve l’ho detto.

Cosa fare

Se come me siete amanti dei tatuaggi, vi consiglio lo studio di Van in Silom, Soi 4, personalmente sperimentato. E’ bravissimo e i prezzi sono distanti anni luce da quelli europei: è un investimento, insomma.

Prendete un aperitivo al Vertigo Moon Bar del Banyan Tree Hotel: meno conosciuto dello Sirocco del Lebua Hotel perché qui non ci hanno girato film da leoni, ha una vista altrettanto spettacolare, prezzi più contenuti, personale più alla mano e nessun dress code all’ingresso, che se siete in giro come degli scappati di casa come me, non è per niente una brutta cosa.

Aperitivo al Vertigo Moon Bar Bangkok
Aperitivo al Vertigo Moon Bar (foto di Andrea)

Prendete un aperitivo da Stranger, che sta proprio sotto lo studio di Van in Soi 4 e godetevi quella che secondo me è una delle vie più belle e movimentate della città.

Fate acquisti da nerd al quarto piano dell’MBK, un centro commerciale fornitissimo, fermata National Stadium della BTS: certe cose noi ce le possiamo solo sognare.

Entrate in un 7Eleven e svaligiatelo, assaggerete le peggio cose a poco prezzo, e fermatevi un uno dei baracchini di Ochaya a bere bubble tea (magari con l’aggiunta di perle di tapioca: goduria).

Fate un giro al Chatuchak Market (conosciuto anche come JJ Market), fermata Mo Chit della BTS, ma attenzione: viene allestito soltanto nei weekend, quindi fatevi due conti, e preparatevi al delirio di uno dei mercati più grandi del Sudest asiatico, dove davvero potete comprare di tutto. Una città nella città.

Se volete farvi due risate molto amare (e sottolineo il molto amare, casomai ce ne fosse bisogno), passeggiate a Patpong la sera, ma se poi vi infastidiscono sventolandovi Pussy Menu sotto agli occhi con una certa insistenza, non dite che non vi avevo avvisato.

Lo so, ho scritto tanto, eppure manca ancora tantissimo.
Quello che non può mancare invece sono i ringraziamenti ad Andrea, per i consulti pre, durante e dopo le varie partenze, oltre che nella stesura di questo post: non so quante volte gli ho chiesto come si scrive Moo Dad Diew negli ultimi anni, e lui ancora mi risponde senza insultarmi.
Grazie Andrea!

[Per vedere altre foto di Bangkok, clicca qui]

50 pensieri riguardo “Bangkok: informazioni pratiche sulla città degli angeli”

  1. Ciao! mi sono imbattuta nel tuo blog cecando info su bangkok che visiterò a fine mese con marito e figlia di 3anni!! non nascondo l’ansia per la combo “figlia-caos” ma le tue dritte sono molto rassicuranti..anzi ora non vedo l’ora di partire!!!!sarai la mia guida cartacea!

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    1. Ciao Costanza, che bello! Vedrai che andrà benissimo, secondo me con la bimba avrai modo di apprezzare ancora di più la gentilezza dei thailandesi 🙂 sono felicissima di essere stata utile, fate buon viaggio!!

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  2. sono venuta qui attirata dal post sulla Cina scritto “a caldo” al ritorno dal viaggio e poi sono finita su questo pezzo. e tra poco mi divorerò tutti gli altri con il tag Bangkok. perchè ci vado a ottobre. perchè per me è la prima volta che non è solo uno scalo ma mi fermo un paio di giorni e perchè sarò da sola e in parte sono spaventata. ma i tuoi post sono come una manna dal cielo. sono già esaustivi, ma se avessi qualche dubbio posso chiederti?
    audrey
    PS: come sempre bellissime foto

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    1. Ciao! Ti ringrazio 🙂
      Bangkok è una delle mie città preferite, ci tornerei sempre, anche virtualmente, quindi se hai domande spara pure!
      Una città così grande quando si è da soli in effetti può mettere paura, ma vedrai che quando sarai là passerà tutto, c’è un’atmosfera bellissima 🙂

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      1. sono stata da sola anche a ny e londra quindi spero sarà un po’ la stessa cosa: arrivi, fai un respirone e poi… ti butti. in realtà andrò in birmania ma mi sono stufata di passare a bangkok senza scendere mai dall’aereo e mi sono presa un paio di giorni da sola per esplorarla. l’unica cosa che vorrei è dormire in zona palazzo reale per non dover fare troppi giri, tu hai qualche consiglio per la notte? ammetto che anche l’attentato sul momento mi ha un po’ intimorito ma non voglio rinunciare… anche perchè a guardar quello non si viaggia più. tu che eri là che impressione hai avuto? se posso chiedertelo ovviamente. non voglio essere invadente 🙂

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      2. Saggia decisione quella di fermarti 🙂
        Per dormire ti direi di cercare nei pressi di qualche fermata della BTS, così sei comoda con gli spostamenti, e vai tranquillamente ovunque.
        Dici bene, se ci facciamo fermare da queste cose, allora hanno vinto loro; per quello che ho vissuto mentre ero là, ho trovato la solita città, niente di blindato, nessuna tensione 🙂

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  3. Questa mini guida mi ha fatta sorridere 🙂 Amo Bangkok e condivido molte delle cose che hai scritto.
    Chinatown è una delle parti che preferisco (come si fa a non apprezzarla?!) e la soddisfazione di farsi un giro all’ MBK è una cosa che mi manca parecchio.
    Ogni occasione è buona per tornare a Bangkok, anche solo per un saluto.

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  4. Ottimo sunto su questa città così speciale. Brava!
    Quest’anno ho fatto scalo a Dubai invece che a Bangkok e mi è mancata terribilmente. Caos, cucina, odori e olezzi… mi è mancato tutto.

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  5. Se avessi scritto questo post un paio di mesi fa!
    Ma tornerà utile, perché a Bangkok ricapiterò prima o poi. Ci devo tornare, devo provare a capirla. Due giorni non bastano nemmeno per provarci. E ‘Bangkok’ di Lawrence Osborne mi ha suscitato ancor più domande.

    Ci devo tornare anche se è una città che mi ha attratto e respinto allo stesso tempo, affascinato e inquietato. E’ una città che offre spazi di grande tranquillità ad altri incredibilmente oppressivi. E’ una città dove ho l’impressione che ci si possa ‘perdere’.
    Forse ci devo tornare proprio per tutti questi motivi.

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    1. Io azzardo, ma se la descrivi così…beh, una buona parte secondo me l’hai capita!
      A me piace proprio per quello che hai scritto, perché non è un posto accomodante, ma ti obbliga a fare un passo in più.
      E quel libro poi…secondo me è la vera guida della città!

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  6. Mi hai fatto fare un tuffo nei ricordi del nostro viaggio a Bangkok! Che dire, perfetta!!!
    “Affitterete prima di fare il biglietto ciò che renderà il vostro look degno della copertina di Vogue” ahaha come non ricordare il mio compagno con quei fantastici pantaloni 😀
    E poi, bere Sang Som con l’ottima compagnia di Andrea che ce l’ha fatto scoprire e riempire la valigia con gli acquisti fatti al Chatuchak Market!
    Ok, sono pronta per la seconda volta!!!

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  7. Più che un post di un blog di viaggi, questo tuo è più un film.
    Incalzante, descrittivo, con un’ottima fotografia e con una location da urlo.
    E la gente poi…
    Gli attori protagonisti siamo noi: e qui si rasenta il capolavoro.
    Far diventare protagonista chi legge, fargli credere di salire e scendere sull’ape trasformta in taxi dai thai, farci sentire gli odori ed i sapori dei piatti tipici, farci correre da una sponda all’altra di un fiume e di una città immensa per vedere questo o quel tempio…
    Bello, vivere in un film.
    Ancora meglio è esserne protagonisti.
    Per cui… tutti a Bangkok!!!

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    1. Certo che puoi!
      La confusione non manca, ma la puoi comunque visitare senza troppe difficoltà, bastano le accortezze di sempre.
      E poi chiunque parla inglese, quindi la lingua non è per niente una barriera 🙂
      Ti ho convinta?

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  8. Lo aspettavo!
    Ed è simile a quello che ho in bozza da un mese, però senza concludere nulla! Sono felice del fatto che, sprovveduta come sono partita e senza il fondamentale aiuto di Andrea che era in Italia proprio quei giorni, sono riuscita a vedere e fare quasi tutto quello che è in lista… sono soddisfazioni! Questo post è da stampare se si va a BKK per la prima volta… ma anche per la seconda!

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    1. Grazie Serena!! Allora adesso aspetto il tuo 🙂
      Son soddisfazioni sì, puoi dirlo forte, soprattutto perchè è mancata una parte fondamentale della città e hai fatto tutto da sola: che ci si torna?
      Io la butto lì!

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