Internet point, San Pedro la Laguna, Guatemala. Cabiria Magni

Il mio itinerario di due settimane in Guatemala

[e un pezzetto di Messico: lo aggiungo qui, perchè altrimenti il titolo era troppo lungo]

Sono partita per il Guatemala senza un itinerario preciso: avevo solo qualche idea, e la grande convinzione che una volta sul posto sarebbe stato tutto più chiaro.
Beh, è andata proprio così.

Come mi avevano anticipato praticamente all’unanimità le persone che avevo sentito, spostarsi in Guatemala non è assolutamente difficile: colectivos a parte, esiste una fitta rete di shuttle che collega le località più gettonate, con pick up direttamente in ostello, da prenotare anche il giorno prima, quindi non diventate matti da casa.
Gli shuttle sono più veloci dei colectivos, ma tenete presente che si tratta comunque di un “più veloci” relativo, perchè spesso e volentieri le condizioni delle strade non sono delle migliori, e per fare pochi chilometri serve parecchio tempo: mettetelo in conto.

Ovviamente c’è sempre l’opzione dei voli interni (ad esempio da Città del Guatemala a Flores), ma noi abbiamo deciso di viaggiare solo via terra.

Antigua, colectivo, Cabiria Magni, Guatemala
Antigua, colectivo

Sia ad Antigua che a Flores ci sono tantissime agenzie di viaggi che offrono i pacchetti più svariati a prezzi spesso vantaggiosi: vale sicuramente la pena fermarsi a dare un’occhiata; noi ad esempio abbiamo trovato ad Antigua la Lanquin Travel (6ta Calle Oriente, 8), che ha sbaragliato la fitta concorrenza grazie al carisma di José, che nel giro di pochi minuti ha risolto il nostro dilemma principale: Semuc Champey o Rio Dulce + Livingston? Ci siamo fatti dare un po’ di dritte.
Se però non doveste trovare un personaggio del genere lungo la vostra strada, non fatene un problema, perchè come anticipato non vi sarà difficile, di volta in volta, acquistare i biglietti vari e/o trovare un tetto da mettere sopra la vostra testa.
Chiedete alle persone, sempre.

Per quanto riguarda il clima, se è vero che il Guatemala è anche conosciuto come “Paese dell’eterna primavera” perchè le temperature sono tendenzialmente miti tutto l’anno, è anche vero che le precipitazioni possono fare una certa differenza: la stagione secca va da fine novembre a metà aprile, mentre la stagione delle piogge va da maggio a ottobre.
Nei periodi cuscinetto, più che la statistica conta la fortuna.

Cieli blu, Antigua, Cabiria Magni, Guatemala
Antigua, cieli così blu dovrebbero essere illegali

Ai cittadini italiani non serve un visto per entrare in Guatemala, è sufficiente il passaporto con validità residua di almeno sei mesi. Non si paga nulla.

Chiudo le premesse con una considerazione di carattere generale, ma come sempre assolutamente personale.
Rispetto ai precedenti in Asia, ho trovato questo viaggio leggermente più dispendioso:
– dal punto di vista dei trasporti: è vero, ho scelto gli shuttle anzichè i colectivos, ma alle volte lo faccio anche in Asia e i costi sono inferiori;
– dal punto di vista delle sistemazioni: qui il livello di “comfort” che scelgo è più o meno sempre lo stesso, ma devo dire che mediamente in Asia, a parità di “stelline”, se la cavano meglio, e che comunque il rapporto qualità/prezzo (sempre in Asia) secondo me è più alto.

Queste le tappe:
Giorno 1 [27 Dicembre 2015]

Arrivo a Città del Guatemala: atterriamo alle 20.30 e ad attenderci troviamo Nora, che ci accompagna in macchina al nostro ostello di Antigua (abbiamo concordato tutto via mail da casa); in un’ora scarsa siamo a destinazione.
Notte ad Antigua presso La Casa de Don Ismael: ottima posizione, bella la colazione in terrazza, camera media.

Giorno 2 [28 Dicembre 2015]
Antigua, panorama dal Cerro de la Cruz, Cabiria Magni
Antigua, panorama dal Cerro de la Cruz

Giornata ad Antigua: prima tappa al Cerro de La Cruz, da dove si può ammirare la città incastrata tra i suoi vulcani dall’alto; a seguire, camminata per le vie coloratissime e chiassose della città: Antigua è assolutamente magnifica, ma su questa cosa ci torno prossimamente.
Notte ad Antigua presso La Casa de Don Ismael.

Giorno 3 [29 Dicembre 2015]

Partenza per San Pedro la Laguna, uno dei paesi che circondano il lago Atitlan, a circa 3h30 di shuttle da Antigua.
Check in e giro per le strade di San Pedro: ci organizziamo con l’ufficio del turismo per la scalata al vulcano San Pedro dell’indomani (150 quetzales a testa, circa 18€, comprensivi di guida e trasporto in tuk tuk da e per il vulcano).
Notte a San Pedro presso il Caffè Atitlan: ottima posizione e ottimo il cibo (è anche bar/ristorante).
Segnalo che i ragazzi sono famosi per la produzione di caffè, ma che con le camere se la cavano meno bene: lo consiglio solo a chi non si fa problemi ad infilarsi in un sacco letto all’occorrenza, ma c’è sicuramente di meglio.

Giorno 4 [30 Dicembre 2015]
In cima al vulcano San Pedro. Cabiria Magni, Guatemala
In cima al vulcano San Pedro

Alle 6 del mattino inizia la scalata al vulcano San Pedro (3020mt): il tuk tuk ci viene a prendere in ostello e ci porta in dieci minuti all’ingresso del parco, dove ci aspetta Bartolomeu, la nostra guida. All’allegra comitiva si unisce un cane randagio che non mollerà l’osso fino alla fine.
La salita al vulcano dura circa tre ore ed è abbastanza impegnativa, ma se siete un minimo allenati ve la consiglio perchè il panorama dalla cima è strepitoso; nel caso, partite presto la mattina perchè anche la sudata è strepitosa, e sotto il sole di mezzogiorno sarebbe meglio fare altro. Rientro a San Pedro per pranzo e visita della zona alta del paesino, quella della chiesa e del mercato.
Onestamente da San Pedro mi aspettavo di più. Sto anche pensando di inserirlo nel mio elenco del freak.
Cena al The Clover: lo segnalo perchè si tratta di uno dei ristoranti migliori di tutto il viaggio, e sarebbe molto egoista da parte mia tenere l’informazione solo per pochi intimi. Cibo spettacolare.
Notte a San Pedro presso il Caffè Atitlan.

Giorno 5 [31 Dicembre 2015]

Partenza per Semuc Champey alle 9.
Nonostante lo shuttle, ci impieghiamo una giornata intera, con tre cambi mezzi: ad Antigua, a Coban e infine a Lanquin, dove ci recuperano i ragazzi dell’ostello.
Semuc Champey si trova a un’ora circa di mulattiera infernale da Lanquin, e se riuscite a percorrere questo tratto di giorno è meglio, perchè l’atmosfera di notte è un po’ creepy (ho già il post mezzo pronto, sono occasioni da non lasciarsi scappare). Potete anche decidere di dormire a Lanquin, tanto ci penserà poi il vostro ostello a portarvi a Semuc Champey in giornata.
Notte a Semuc Champey presso El Portal, dove arriviamo alle 22.30: consiglio questo posto a chi non si formalizza se non c’è acqua calda e se la corrente c’è solo dalle 18 alle 22; wifi, questo sconosciuto.
In assoluto, uno degli ostelli più belli di tutto il viaggio.

Giorno 6 [1 Gennaio 2016]
Le pozze di Semuc Champey, Guatemala, Cabiria Magni
Le pozze di Semuc Champey

Trekking fino alle mitiche pozze di Semuc Champey, passando per il Mirador: un’ora di camminata nel fango che rifarei anche subito, perchè in posti come questi ci si rende conto di come il mondo non sia altro che uno spettacolo grandioso.
E’ possibile acquistare l’escursione direttamente alla reception dell’hotel, abbinandoci eventualmente anche quella alle grotte di Lanquin, che però io ho evitato perchè di grotte ultimamente ne ho viste anche abbastanza, e perchè un pomeriggio al cazzeggio in mezzo al nulla col mio libro mi attirava parecchio (costi: 90 gtq – 10€ – solo le pozze, 150 gtq – 18€ – con le grotte e il tubing finale).
Per completezza di informazione, vi dico che sulle grotte ho sentito parecchie opinioni discordanti, nessuna delle quali particolarmente entusiasta, ma ripeto, io non le ho viste quindi non so.
Notte a Semuc Champey.

Giorno 7 [2 Gennaio 2016]

Partenza per Flores alle 7, con due cambi mezzo: ancora a Lanquin e, verso le 18, a Santa Elena; alle 19 siamo a destinazione e ceniamo in riva al lago.
Notte a Flores presso l’hotel Mirador del Lago: pare che le camere che si affacciano sul lago siano molto belle, ma non abbiamo la fortuna di vederle. Tiriamo un sospiro di rassegnazione e rispolveriamo i sacchi letto, perchè l’ambientino non è proprio dei migliori; la signora che gestisce il tutto, in compenso, è semplicemente adorabile: se dovessi consigliare questo posto, lo farei solo per lei.
Buono il cibo del ristorante dell’hotel, aperto anche ai non ospiti: consigliato a chi non si stufa di sentire in loop tutto “Legend” di Bob Marley.

Giorno 8 [3 Gennaio 2016]
Tikal, la piazza principale. Gatemala, Cabiria Magni, maya
Tikal, la piazza principale

Partenza per Tikal alle tre del mattino, il programma è di vedere il sito all’alba: è possibile organizzare l’escursione (che comprende guida e shuttle da e per qualunque hotel) presso una delle agenzie di Flores ma anche di Antigua, come nel nostro caso (grazie José).
Il sito del Tikal sta a circa un’ora da Flores; una volta arrivati, la guida accompagna gli ospiti sulla cima del Tempio IV ad aspettare l’alba, dopodichè inizia il tour completo. E’ possibile rientrare con lo shuttle delle 11, delle 12 o delle 13, e dedicare il resto della giornata alla visita di Flores, come abbiamo fatto noi (siamo rientrati come quasi tutti con lo shuttle delle 11).
Da Tikal onestamente mi aspettavo di più, Flores invece è proprio bellina.
Notte a Flores.

Giorno 9 [4 Gennaio 2016]

Giornata in viaggio: Guatemala => Belize => Messico.
Partenza da Flores alle 8.30, in un’ora raggiungiamo la frontiera col Belize, disbrigo delle pratiche doganali: per uscire dal Guatemala non si paga nulla, per uscire dal Belize invece servono 15 dollari del Belize o l’equivalente in dollari americani; non accettano altre valute, ma alla peggio ci sono tanti volenterosi pronti ad offrire un pessimo cambio direttamente sul posto.
Proseguimento per Chetumal, dove arriviamo alle 19 guatemalteche, le 20 messicane (tenete presente il cambio di fuso orario).
Per concentrare il viaggio in un unico giorno, decidiamo di proseguire subito fino a Tulum e per farlo ci concediamo il lusso di questa vacanza, scegliendo un taxi (segnalo che comunque i bus della ADO coprono la tratta fino a tarda ora: a chi viaggia in alta stagione consiglio di procurarsi prima il biglietto. Il viaggio in bus dura 3 ore abbondanti).
Probabilmente ci sono autobus che da Flores vanno direttamente a Tulum, ma quando ho visto il cartello per me era troppo tardi: voi magari verificate.
Notte a Tulum, alla Posada Hal Ha: attorno a questo posto c’è tutta una storia che racconterò, intanto sappiate che Carlos, il proprietario, è di una gentilezza a dir poco commovente e che la camera è stata una delle più belle del viaggio. Consigliatissima anche per la posizione ottimale, a due minuti di bicicletta dal centro e dieci scarsi dalle rovine.

Giorno 10 [5 Gennaio 2016]
Tulum, le rovine maya. Cabiria Magni, Messico
Tulum, le rovine

Giornata a Tulum: affittiamo due biciclette presso la nostra posada e per prima cosa andiamo a comprare i biglietti del bus che il giorno successivo ci porterà a Cancun (sempre ADO, il terminal è in centro città), poi ci avviamo verso le rovine; per la visita del sito calcolate circa 1h30, 2h al massimo, coda in biglietteria inclusa. Costo: 65 pesos (poco più di 3€).
Dopo un pranzo in un locale sulla spiaggia, il pomeriggio è per le vie del centro.
Notte a Tulum.

Giorno 11 [6 Gennaio 2016]

Partenza alle 11.55 per Cancun, il viaggio dura poco più di 2h. Spostamento dal terminal di arrivo del bus al Gran Puerto (5 minuti in taxi), dove partono i traghetti della Ultramar per Isla Mujeres: acquistiamo due biglietti andata e ritorno (sono biglietti aperti, non c’è l’indicazione dell’orario) e prendiamo la barca delle 15 (partenze ogni mezz’ora); dopo 20 minuti siamo a destinazione.
Resto della giornata a passeggio tra Playa Norte e Playa Centro, dove aspettiamo il tramonto.
Notte a Isla Mujeres, a Casa Espana (stanno cambiando nome proprio ora, quindi su tanti siti si trova ancora come “Isla Caracol”, da non confondere con “El Caracol”): molto carino, c’è anche una piccola piscina che con un mare del genere attorno serve a ben poco, ma che comunque fa atmosfera; ottima posizione, sia rispetto al centro che rispetto all’arrivo dei traghetti.

Giorno 12 [7 Gennaio 2016]

Cazzeggio assoluto a Playa Centro.
Ero partita col mito di Playa Norte, a detta di tutti la spiaggia più bella dell’isola, ma a me è piaciuta molto di più Playa Centro, perchè più larga e vivibile, quindi ci ho piantato le tende un giorno intero (record).
Notte a Isla Mujeres.

Giorno 13 [8 Gennaio 2016]
Isla Mujeres, il faro di Punta Sur. Messico, Cabiria Magni
Isla Mujeres, il faro di Punta Sur

Affittiamo una golf cart per tre ore e ci lanciamo nell’esplorazione dell’isola: abbandoniamo la zona nord per dirigerci verso Punta Sur, dove ci sono un faro e dei resti maya, ma soprattutto dei colori e una vista incredibili.
Reso il bolide al proprietario, è ora di prendere il traghetto del ritorno: l’indomani ci aspetta il volo per l’Italia.
Notte a Cancun, presso la Residencia Los Incantos: abbiamo scelto questa guesthouse per la sua comodità con l’aeroporto e la consiglio tantissimo soprattutto per Sergio, il proprietario davvero favoloso, che tra le altre cose ci ha spedito in un ristorante argentino a mangiare una carne che mi ricordo ancora adesso (casomai capitaste da quelle parti, il posto si chiama senza troppa fantasia “Buenos Aires”, e per non trascurare nulla segnalo che c’è la maglia di Figo appesa in bacheca). Camera molto carina, giardino con piscina.

Giorno 14 [9 Gennaio 2016]

Alle 9 Sergio ci fa trovare un taxi per l’aeroporto: è ora di tornare a casa.
Air France annulla uno dei nostri biglietti per overbooking, ma quando faccio presente che ci adatteremmo anche a volare in business, ecco che subito compaiono dei posti su un volo KLM: beh, io ci ho provato.
Atterriamo a Linate la mattina del 10 Gennaio: i nostri zaini si prendono due giorni di vacanza extra perchè non informati del cambio di operativo, ma va benissimo così.

19 pensieri riguardo “Il mio itinerario di due settimane in Guatemala”

  1. Che bel diario di viaggio! Per poco…ma ho viaggiato con te 😉
    Non siamo mai stati in centro America ma speriamo di recuperare presto! Il Guatemala, per come lo hai raccontato, entrerà di diritto nelle destinazioni 😄
    A presto
    Erica

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  2. Veramente un bel diario di viaggio, all’ antica! È la prima volta che ti leggo così, è mi piace molto. Le tue impressioni di “cuore” lo so, verranno dopo…intanto ci dai i dati tecnici e ti garantisco, sono molto utili per chi ha in progetto un viaggio simile. Brava, continua così. ….però fai parlare anche la “solita” Cabiria. Aspettiamo il seguito…..😍

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    1. Grazie Susanna (all’antica mi piace molto!) 🙂
      Questi sono i post alla Raffaele!!
      Ma mi rendo conto che sono anche i più utili, quindi prima di sviscerare tutte le tappe del viaggio…una bella idea generale. Il resto non mancherà, puoi contarci!

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