Puglia, Castel del Monte, Cabiria Magni

Puglia: un weekend nei dintorni di Bari

Da queste parti non ho scritto poi molto di una terra che col tempo sto imparando a conoscere, la Puglia, eppure ormai ci vado spesso: quando hai la fortuna di avere una guida “autoctona” tutta per te, sarebbe stupido fare il contrario.

Puglia: da qualche parte in Valle d'Itria. Cabiria Magni
Da qualche parte in Valle d’Itria

Con Raffaele tre anni fa ho iniziato questa specie di pendolarismo, che più che dei luoghi mi ha portato a scoprire dei mondi diversi: l’Italia è lunga a sufficienza per provocare quella sensazione di straniamento che in genere si crede di poter provare solo con un volo intercontinentale. Spesso non c’è bisogno di andare chissà dove.

La prima volta che mi sono trovata a Bari in occasione della festa di San Nicola, le braci riempivano il cielo col loro fumo grigio e l’aria era carica dell’odore di salsicce, ghimmereddie (su questa mi sa che non ce la fa neanche Google) e polpo arrostiti, fino a tarda ora; probabilmente mi aggiravo tra i banchetti improvvisati con gli stessi occhi increduli che avevo la mia prima sera a Bangkok, quando Andrea mi ha portata a mangiare in un ristorante sul fiume in compagnia di un maiale grasso. Molto grasso.
Era tutto così nuovo, così diverso, molto puzzolente e molto affascinante.

Ma sto divagando, il titolo del post non è “metti una brianzola in Puglia”, anche se situazioni da raccontare ce ne sarebbero, alcune anche piuttosto kafkiane.

In questi anni di pendolarismo dell’aria ho avuto modo di accorgermi che la Puglia è una regione molto ricca da tanti punti di vista, e più ne vedo più mi accorgo che da vedere ne ho ancora.
Dopo le prime uscite a Bari è stata la volta dei dintorni, quindi lo dico anche a voi: se avete tempo e prendete un volo per Bari, oltre a vedere la città noleggiate un’auto e lasciatevi stupire da una terra con una varietà e una bellezza rare.

Tramonto a Polignano a Mare. Puglia Cabiria Magni
Tramonto a Polignano a Mare

Il mio weekend ideale in Puglia partendo da Bari prevede sicuramente un sabato tra Valle d’Itria (finora la mia zona in assoluto preferita) e Polignano a Mare, e una domenica tra Matera (ok, quella non è Puglia, ma è lì a un passo quindi vale) e Castel del Monte.
Questo solo per dare un’idea, perchè le possibilità poi sono molteplici.

Se decidete di assecondarmi e di partire il sabato mattina da Bari, potete trascorrere la giornata in Valle d’Itria, conosciuta anche come “Valle dei Trulli”, per spostarvi poi in serata a Polignano prima di rientrare.

Alberobello, trulli. Puglia, Cabiria Magni
Alberobello, trulli

La Valle d’Itria è una meraviglia. Nelle giornate serene le nuvole bianche rotolano nel cielo e scavalcano i muretti a secco, che riflettono i raggi del sole accendendo il paesaggio di una luce oserei direi unica. Tra i ricordi migliori di queste zone ci metto Cisternino, non tanto per il famoso ashram che onestamente mi ha lasciata un po’ così (per me ormai ashram vuol dire Bali, non si scappa), ma per le bombette. Ora, se siete brianzoli come me, magari pensate ai cappelli, invece no, queste bombette non si mettono in testa, si mangiano, e nella fattispecie si tratta di involtini di carne che come tutte le cose migliori non vanno raccontate, ma provate. Cisternino=bombette, insomma.

Martina Franca, Cabiria Magni, Puglia
Martina Franca

Cibo a parte, impossibile in Valle d’Itria non nominare i Trulli di Alberobello, ma non credo che qui ci sia bisogno di grandi presentazioni, quindi proseguo e aggiungo Martina Franca, una città che mi ricordo oltre che per il capocollo (scusate se sembro una che non mangia da mesi, ma parlare di Puglia senza fare riferimenti al cibo è impossibile) anche per il suo centro barocco e bianchissimo, rivestito da una luce che fa quasi pensare al set di un film.
Potete trovare lo stesso bianco, se non di più, in quella che per eccellenza è conosciuta come “la città bianca”, Ostuni, dalle strade lastricate di chianche e dalle case imbiancate a calce, sospese tra colli e mare.

Polignano a Mare, Puglia, Cabiria Magni
Polignano a Mare

Nel tardo pomeriggio, prima del calar de sole, spostatevi a Polignano a Mare, altro luogo in genere preceduto dalla propria fama, di cui ho parlato anche in questo articolo: l’ho scritto più di due anni fa e lo riscriverei uguale, ci sono dei posti che non si possono raccontare a parole (come le bombette, insomma) perchè ci si sente sempre inadeguati. Polignano è uno di questi.

La domenica è per Matera prima e per Castel del Monte sulla strada del rientro.

Vista su Matera, Cabiria Magni
Vista su Matera

“Chiunque veda Matera non può non restarne colpito, tanto è espressiva e toccante la sua dolente bellezza.” Carlo Levi ne parla così. Sono partita per Matera con l’immagine del presepe negli occhi e per me questo è stato uno dei posti in cui le aspettative hanno saputo confermarsi, cosa che non è sempre facile.
Iniziate a scoprire la città dal famoso affaccio di Piazza Vittorio Veneto, dove tre archi si aprono su una bellezza che sembra essersi cristallizzata nel tempo.
Ovviamente la storia di Matera non è solo poesia, dietro a quei sassi si nascondono infatti anche episodi decisamente controversi, e di grande disagio: potete decidere di approfondire l’argomento partecipando a qualche visita guidata, prima di darvi ad attività più legate alla natura, come ad esempio una bella passeggiata nei pressi della gravina attorno alla quale si è sviluppata la città, che è molto scenografica.

Castel del Monte, Puglia, Raffaele Angelillo
Questa sono io a Castel del Monte (foto di Raffaele Angelillo)

Castel del Monte, infine, è stato uno dei miei tanti capricci esauditi: ho sempre voluto andare alla scoperta di questo luogo intriso di miti e leggende.
Dietro a questo edificio ottagonale costruito in una posizione apparentemente inspiegabile, si celerebbero infatti dei misteri che affondano le loro radici nelle tradizioni esoteriche e dei templari: pare ad esempio che Federico di Svevia appartenesse all’ordine, o che comunque fu costretto dai cavalieri a costruire il castello proprio in questo punto, per proteggere un’importantissima reliquia.

Non mi addentro nella questione del numero otto che ricorre con insistenza nella progettazione dell’edificio, nei rapporti geometrici che lo caratterizzano o nel fatto che come altri siti in Europa (Stonehenge, la Cattedrale di Notre Dame a Parigi, ad esempio) sorga su precise linee di forza mistica, perchè altrimenti finirei col perdermi.
Quel che è certo è che a proposito di questo luogo di certo non c’è nulla.
E che si tratta di un posto assolutamente da vedere, che crediate o meno a linee di forza e leggende.

13 pensieri riguardo “Puglia: un weekend nei dintorni di Bari”

  1. Quella parte di Puglia mi manca, così come Matera del resto. Lo so, è inaccettabile, infatti me ne vergogno molto. Mi sa che presto o tardi dovrò mettere fine a questa mia imperdonabile mancanza.
    Però, Cabiria, pure tu: scrivi un post sulla Puglia e nemmeno un accenno alla burrata? Non si fa così…

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  2. Amo anch’io la Puglia e quando riesco ci ritorno, e’ una regione meravigliosa e anche il Salento, fuori dai periodi vacanzieri, merita
    sicuramente una citazione a parte.
    Tornando alla valle d’Itria e comunque alle zone intorno a Bari, a mio modo di vedere manca una menzione particolare a Monopoli: e’ una citta’ storica protetta sul lato marino da mura fortificate, casette bianchissime e delle calette con un mare caraibico.
    Poi si puo’ aggiungere la cattedrale di Trani piu’ a Nord o le chiese Rupestri di Lama d’antico vicino a Fasano ma il discorso cosi’ si fa troppo lungo.
    Bello il tuo modo di scrivere breve ed incisivo .. mi fai venire voglia di tornare.
    A.

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    1. Grazie mille Andrea!
      Monopoli è uno dei posti che ancora mi manca, mi stai facendo venire voglia di farci un salto settimana prossima 🙂
      Hai ragione, il discorso è lungo, tanto da vedere! Bisognerà programmare i viaggi futuri 🙂

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  3. Cabi questo post capita a fagiolo perché l’ultimo weekend di marzo voliamo a Bari e dormiamo ad Alberobello per una toccata e fuga di “pugliesità”! Del resto, se il mio caro compagno di viaggio ha espresso il desiderio di mangiare in una masseria posso non accontentarlo? 😉
    Non è che ci siete anche voi quel weekend? Sai che bello!

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