Salutato Calogero, riprendiamo il nostro giro sotto l’acqua a Brisbane, o meglio: iniziamolo!

Brisbane è una città fluviale e il suo centro (conosciuto anche come CBD) te lo trovi accoccolato in un’ansa del Brisbane River, che come cosa è molto poetica a pensarci bene; la torre dell’orologio di cui già ho parlato, come la grande parte degli edifici storici, si trova proprio qui.
Quello che mi ha colpito di questa parte della città è il modo in cui nuovo e vecchio si prendono a braccetto e passano del tempo insieme; se ti guardi in giro ti accorgi che edifici di epoche ormai antiche si dividono lo spazio con grattacieli tirati a lucido dagli specchi, e quello che fa strano è che tutto sembra normale, non dà per niente fastidio.

Chiese costruite con l’intento di apparire maestose quasi scompaiono al cospetto delle vetrate scivolose di luce che prendono il colore del cielo e va bene così, non si percepisce l’affronto; senza neanche rendersene conto ci si ritrova prima incastrati tra le shopper ingombranti di Queen Street Mall, il cuore commerciale della città, e poi nella pace assoluta del giardino botanico.
Da un estremo all’altro.
Salutato il giardino botanico, ma magari è solo un arrivederci, non rimane che attraversare il ponte e immergersi nei sentieri di South Bank, un altro mondo ancora, anche se non sembra possibile.

Questa zona della città mi ha molto affascinata; è la zona dedicata alle arti, coi suoi musei e gallerie, con la State Library of Queensland e con il South Bank Parklands: un parco con caffè, giardini tropicali e perfino una spiaggia, Streets Beach (niente a che vedere con Paris Plage, senza offesa)!

Streets Beach corre lungo il Brisbane River, è una spiaggia attrezzata in piena regola, con piscine annesse, casomai l’acqua del fiume non bastasse, dotate di bagnini; le piscine sono utilizzabili da tutti in modo libero e gratuito, al che il mio primo pensiero è stato: ci fosse in Italia una cosa del genere chissà quanto resisterebbe!
Invece qui niente da dire, tutto perfetto, tutto normale.
Godetevi South Bank e la sua Promenade, passate sotto quella ruota panoramica che assomiglia tanto al London Eye e magari fate una pausa da queste parti, che di localini suggestivi non ne mancano; riattraversate poi il fiume, stavolta sul Victoria Bridge, e immergetevi di nuovo nell’atmosfera prettamente cittadina: curiosando tra le vetrine vi ritroverete alla torre dell’orologio, e chissà se Calogero ha già smontato o se è ancora da quelle parti col suo Bucefalo arrugginito!

Questa è Brisbane in quattro passi o in poche ore, come preferite, ritratto di una città che per certi versi mi è parsa molto europea e per certi altri molto fuori dagli schemi. Accogliente e alternativa allo stesso tempo.
Per farla breve, mi è piaciuta!
Peccato averla incontrata solo di sfuggita.
0.000000
0.000000