É da un po’ che mi chiedo se e quanto possa valere la pena investire del tempo per tenere aggiornati i miei social network, sia quando viaggio (poco, in questo periodo) che quando me ne sto a casa.
É iniziato tutto come un gioco, pure divertente se vogliamo, ma adesso questo gioco sta andando un po’ in vacca, se mi passate il termine ricercato.
Google+ l’ho abbandonato mesi fa (o forse sono anni? L’addio è stato così traumatico che neanche me lo ricordo); Twitter lo programmo ogni tanto, ma devo dire che lo guardo ben poco: ormai è autonomo, il ragazzo si autogestisce e io mi fido. Rimangono Facebook, che di questi tempi frequento con una cadenza praticamente mensile, e Instagram, che ultimamente mi dà addirittura il voltastomaco, giusto per metterci un pizzico di tragedia. Provo a condividere un po’ di questa tragedia.
Non ho scritto molto del mio viaggio in Vietnam e prima di imbarcarmi nella prossima avventura voglio rimediare, almeno in parte.
Lo faccio con questo format che ho già usato per il Giappone perché secondo me è un buon modo per fare il punto ed è un buon modo per rispondere a chi mi chiede consigli: sono convinta che condividere gli sbagli sia importante tanto quanto condividere le cose belle, forse anche di più.
Le basi
Le lanterne di Hoi An
Visto
Fino al 30/06/2018 il visto è gratuito per i soggiorni fino a 15 giorni; si tratta di un provvedimento governativo del 2015 che l’anno scorso è stato rinnovato e che potrebbe essere rinnovato di nuovo: tenete d’occhio il sito della Farnesina per rimanere informati su quello che succederà dal 01 Luglio. Se invece state in Vietnam per più di 15 giorni il visto serve: trovate sempre sul sito della Farnesina tutte le informazioni necessarie per inoltrare la richiesta.