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Terzani, oggi che è il 28 luglio

“Ognuno fa di ogni cosa – un posto, una persona, un avvenimento – quello che vuole, quello di cui, in quel momento, ha bisogno. E niente, niente come la fantasia aiuta a vedere la realtà.”

[Tiziano Terzani, Firenze 14 settembre 1938 – Orsigna 28 luglio 2004]

Oggi lascio scrivere Tiziano Terzani e mi metto a leggere pure io.

Sì, perché questo post non è altro che una citazione, mi piace iniziare la settimana così: lascio parlare lui.
Ecco come mai mi piace tanto vedere l’Asia coi suoi occhi.

Tiziano Terzani. Photo credits: http://www.nobordersmagazine.org/

Macao, Aprile 1987

“Se la storia avesse un odore sarebbe quello di questa città all’alba, quando le chiese son deserte e le case da gioco ancora affollate, quando i mendicanti si levano dalle panchine del lungomare e le coppie infreddolite guardano nelle vetrine dei prestasoldi gli orologi, le catenine d’oro, le penne stilografiche lasciate in pegno e perse da altri giocatori.

Dall’alto dei loro piedistalli, eroi e santi di pietra puntano le loro spade e le loro croci occidentali contro il cielo d’Asia che si rischiara. Dai templi cinesi si levano zaffate d’incenso e mormorii di preghiere. Sulle acque giallastre della baia, dove sfocia il Fiume delle Perle, scivolano giunche di legno a vele spiegate.

L’alba a Macao non è l’inizio di un nuovo giorno, ma solo un momento nell’eterno avvicendarsi di oscurità e di luce, come l’alternarsi del rosso e del nero nelle ruote delle roulette che qui non si fermano mai. Sul labirinto di misere catapecchie cinesi e cadenti ville portoghesi si erge, imponente, la chiesa di San Paolo.

Non resta che la facciata, ma proprio quella, con le sue finestre come occhi ciechi contro il vuoto, è il monumento più espressivo a tutte le grandiose speranze del passato e il simbolo più calzante del loro fallimento.”

Tiziano Terzani, In Asia