Ricompaio da queste parti dopo circa tre anni, nonostante i bei proclami. Ho ancora in bozza il post che ho scritto per i miei quarant’anni e che non ho mai finito di limare: ho pensato di tenerlo buono per i cinquanta, tanto si fa sempre in tempo ad aggiungere.
Ma non voglio tergiversare su quello che è stato, perchè l’argomento di oggi è il viaggio di una settimana in Andalusia dal quale sono appena tornata.
Abbiamo pensato di sfruttare i ponti primaverili per fare una settimana intera in un posto che mi attira da anni e che per un motivo o per l’altro non sono mai riuscita a vedere (fatta eccezione per Siviglia). Mi sono detta che la primavera era il momento ideale, anche perché non fa troppo caldo, poi è finita che a Siviglia abbiamo trovato più di quaranta gradi, ma è andata alla grande lo stesso. Anche perchè per fortuna è pieno di fontane.
É da un po’ che mi chiedo se e quanto possa valere la pena investire del tempo per tenere aggiornati i miei social network, sia quando viaggio (poco, in questo periodo) che quando me ne sto a casa.
É iniziato tutto come un gioco, pure divertente se vogliamo, ma adesso questo gioco sta andando un po’ in vacca, se mi passate il termine ricercato.
Google+ l’ho abbandonato mesi fa (o forse sono anni? L’addio è stato così traumatico che neanche me lo ricordo); Twitter lo programmo ogni tanto, ma devo dire che lo guardo ben poco: ormai è autonomo, il ragazzo si autogestisce e io mi fido. Rimangono Facebook, che di questi tempi frequento con una cadenza praticamente mensile, e Instagram, che ultimamente mi dà addirittura il voltastomaco, giusto per metterci un pizzico di tragedia. Provo a condividere un po’ di questa tragedia.