Ci sono esperienze che vanno fatte almeno una volta nella vita, una di queste è stare alla partenza di un volo charter: c’è un’altra atmosfera.
Mi è capitato poche volte, ammetto, ma le sensazioni sono sempre le stesse.
Scrivo dal Terminal 1 di Malpensa e la destinazione è di quelle internazionali; qui le partenze dei charter sono relegate in quella che a me pare da sempre una terra di nessuno: si scivola fino in fondo all’aeroporto, dove nemmeno i caffè e i negozi (r)esistono più.
Avete presente quei licheni che si ostinano ad arrivare in cima alla montagna e ad un certo punto, ridotti ormai a miseri spelucchi, alzano bandiera bianca?
Ecco, uguale.
Questa terra di nessuno offre tutta la protezione e il disagio che solo un posto di confine sa donare.
E tutto questo è dipinto sulle facce dei personaggi che la popolano.
Ma vediamo di che facce si tratta.