Quelle che trovate qui di seguito sono un po’ di chicche che mi ha regalato Sam, la mia guida tra i templi di Angkor, e sono la prova che un taccuino alle volte può cambiare una giornata, che con la mia memoria altrimenti stavo fresca.
Angkor Wat, l’interno.
Ai templi di Angkor ho dedicato due giorni, forse i più frenetici del mio viaggio in Cambogia, e che lo rifarei non lo sto nemmeno a dire: credo che di certi posti non ci si possa stancare mai.
Dai Loulou, saluta Cabi: ci vediamo l’anno prossimo! Ma lo sai che lei non lo ha mai detto ci vediamo l’anno prossimo?
A parlare è Lynn, la mamma di Loulou.
Loulou non ha neanche tre anni e la prospettiva di dodici mesi equivale a quella di una vita intera.
Ci siamo salutate così il 30 di agosto, fuori dal bungalow che condividiamo ormai da due estati: la mia porta sulla via dell’alba, la loro affacciata sul tramonto. Tutt’attorno le stesse onde, con lo stesso profumo.