Il nostro viaggio in Giappone è iniziato ufficialmente a Kyoto; siamo atterrati a Tokyo in tarda mattinata e ad accoglierci in aeroporto abbiamo trovato una TV locale che ci ha chiesto se poteva farci un’intervista sul perchè del nostro viaggio: mi sono trattenuta dal dire d’istinto ” per il ramen!”, e con un paio di occhiaie da far invidia a Kung Fu panda ho provato a dare delle risposte minimamente sensate, in barba al jet lag.
Soddisfatta la curiosità nipponica, ci siamo fermati a ritirare il Japan Rail Pass che avevamo prenotato e ci siamo accomodati su un Narita Express diretto a Shinagawa (ore 13.48), che ci ha accompagnati a Tokyo, dove abbiamo preso uno Shinkansen per Kyoto (ore 14.10).
Alle 16.47 eravamo a destinazione (stazione JR Kyoto), puntualissimi, e io mi sono commossa facendo un confronto rapido e impietoso con Trenord.

Come già anticipato, per il pernotto a Kyoto abbiamo scelto la zona di Nijo, a due passi dall’omonima stazione dei treni (la stazione di Nijo si trova a una fermata di treno dalla stazione JR) e da quella della metropolitana.
Inizio con il mio itinerario di tre giorni a Kyoto (più un giorno a Nara) e lascio un paio di considerazioni per la fine, così se scrivo troppo (che comunque, per una città così è sempre molto poco!) potete scegliere di leggere solo quello che vi interessa.
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