Hiroshima e il World Friendship Center

E quando ci domanderanno che cosa stiamo facendo, tu potrai rispondere loro: NOI RICORDIAMO.
Ecco dove alla lunga avremo vinto noi. E verrà il giorno in cui saremo in grado di ricordare una tal quantità di cose che potremo costruire la più grande scavatrice meccanica della storia e scavare, in tal modo, la più grande fossa di tutti i tempi, nella quale sotterrare la guerra.
[Ray Bradbury]

Niente succede per caso.
Ammetto che questo, quando a fine Luglio ho cancellato per sbaglio la mia prenotazione per Hiroshima, non è stato proprio il mio primo pensiero, ma il secondo sì.
Dopo un attimo di panico, ovviamente.

Vi risparmio il delirio che ha segnato i giorni che hanno preceduto la mia partenza per il Giappone, fatto sta che poco prima di salire sull’aereo per Tokyo stavo ancora cercando un posto dove dormire a Hiroshima (la mia seconda tappa giapponese) senza farmi spennare, perchè il problema vero era quello. Poi ho trovato il World Friendship Center.

Continua a leggere Hiroshima e il World Friendship Center

Di fotografia, eroi moderni e…Bali

Martedì scorso sono stata al Mudec di Milano per la presentazione del calendario 2017 di Lavazza (qui il lavoro completo): si tratta del terzo capitolo del progetto “Earth Defenders” che, dopo l’Africa di Steve McCurry nel 2015 e il Centro e Sud America di Joey L. nel 2016, sbarca in Asia con il fotografo francese Denis Rouvre.

Ammetto che di Rouvre non sapevo granché prima di questa serata, ma il suo concetto di “geografia dei volti”, applicato al calendario, mi ha affascinata fin da subito.
Si tratta di fotografie in cui il ritratto diventa luogo e il luogo diventa ritratto, dove uomo e ambiente sono uno la prosecuzione naturale dell’altro, fortemente legati, fusi tra loro. Sono immagini a mio modo di vedere azzeccatissime per un calendario che non a caso si chiama “We Are What We Live”.

Continua a leggere Di fotografia, eroi moderni e…Bali

Viaggi, tatuaggi, pensieri e fotografie di Cabiria, una fissata con l'Asia, che ogni tanto scappa anche a Ovest.