I paesaggi di queste isole sono bellissimi, selvaggi. Le lingue d’asfalto delle strade, a tratti ricoperte dalla sabbia portata dal vento, corrono accanto alle dune che costeggiano l’oceano, rivelandolo di tanto in tanto, alle volte da entrambi i lati contemporaneamente. È un posto dove ci si rende conto di essere piccoli in confronto alla natura, ed è bellissimo, ci si sente liberi di una libertà che non si può spiegare.
Mi sono ripromessa di finire di raccontare il viaggio negli Stati Uniti dello scorso anno prima di ripartire per il prossimo: non so se alla fine ci riuscirò, ma voglio almeno provarci. Oggi è la volta di Miami.
Il nostro itinerario sulla costa orientale si è concluso a Miami per motivi prettamente logistici: volo per il rientro molto comodo e a prezzo vantaggioso. Tanto è bastato per decidere di trascorrere un po’ di tempo al caldo (pure troppo!) della Florida prima del rientro. A Miami ci siamo fermati tre giorni scarsi con l’intento di riposare dopo due settimane di tour, motivo per cui non abbiamo voluto fare grossi programmi; ci siamo giusto limitati a un paio di cosette alle quali tenevo particolarmente, ovvero un giro per l’Art Déco District, su Ocean Drive, e una visita a Little Havana.
Abbiamo rimandato tutto il resto a visite future.