Quando sono nelle stazioni mi piace scrivere con la penna: è un buon momento per lasciare che le cose riaffiorino, senza aiuti esterni.
Non vai a consultare nulla, solo i tuoi appunti interiori.
Oggi lascio riaffiorare Phnom Penh.

Quando sono nelle stazioni mi piace scrivere con la penna: è un buon momento per lasciare che le cose riaffiorino, senza aiuti esterni.
Non vai a consultare nulla, solo i tuoi appunti interiori.
Oggi lascio riaffiorare Phnom Penh.
Il racconto di oggi ha una prospettiva diversa, quella della finestra della camera, ma prima serve qualche precisazione.
1 Non esordirò con un “vi dico dove dormire a…”, perché magari uno trova anche di meglio e non mi piace tarpar le ali alla fantasia; racconto dove ho dormito e com’è andata.
2 Le strutture di cui si parla qui sotto sono per budget travellers, quelli che quando sono in giro la camera la sfruttano giusto per stramazzare nel letto a fine giornata. Sono posti che vanno bene per chi ha un certo spirito di adattamento misto ad umorismo, che alle volte è fondamentale riderci sopra.
Detto ciò, garantisco che gli amanti del weird, quelli di bocca buona, sapranno apprezzare.
3 il punto 2 non vale per Bangkok, che quello è un mondo a parte.
Bene, ho precisato anche troppo, è ora di mettersi al davanzale.
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