Frankendael Park: ingresso. Amsterdam Oost

Amsterdam Oost: un posto dove tornare, senza grandi perché

Si viaggia anche per cambiare idea, io a questa cosa ci credo tantissimo.

Stay local. Explore the east district
Stay local. Explore the east district

Non fosse stato così, non avrei comprato il biglietto per Amsterdam: c’ero già stata, e il ricordo che avevo non era dei migliori.
Una città caotica, anche un po’ sporca, niente di speciale insomma, uno di quei posti che li vedi una volta e non ci torni più, che tanto va bene così.

Ci sono tornata dopo quindici anni, e solo a pensarci mi vengono i capelli bianchi!
In questi quindici anni è successo di tutto: ho cambiato vita un paio di volte, di cui una seria, ho messo lo zaino in spalla per partire da sola, ho conosciuto persone e visto posti che non avrei immaginato mai.
Sono sempre tornata a casa, anche quando non ci avrei scommesso molto.

Sono cambiata tanto, non sempre in meglio: ho perso una buona dose di incanto, trasformata un po’ in concretezza, un po’ in ruvidezza.
Ma se c’è una cosa che ho capito è che la famosa seconda possibilità non si deve negare mai, anche se ci vuole del tempo: ci si guadagna sempre tutti.

Io in questo caso ci ho guadagnato tre bellissime giornate.
L’atmosfera di Amsterdam mi ha avvolta fin dalla prima sera: ho avuto la fortuna di capitare in un hotel che mi ha letteralmente entusiasmata e che sto già consigliando a tutti, dove al piano terra c’è un locale chiassoso che di giorno diventa un bar tranquillo, oltre che uno spazio per il coworking. Dove in camera ho trovato dei fumetti, e anche tanti oggetti che nella loro genialità hanno saputo stupirmi, perché era una genialità semplice, quella cui arrivano in pochi.

Do not disturb - Writing my first novel. Cabiria Magni @Volkshotel, Amsterdam
Do not disturb – Writing my first novel

Sono partita senza una tabella di marcia, e mi sono lasciata guidare dall’idea del momento: ho trovato una città che sorride, che fischietta qualche canzone, che pedala come una dannata!
Ho pedalato anche io: il giorno di Pasqua il cielo era così bello che non si poteva non starci sotto, e in hotel ho noleggiato la bici numero 23, quella che mi avrebbe portata in giro per Amsterdam Oost, la zona est della città, che non ci ha messo molto a diventare la mia preferita.

Amsterdam Oost è piena di verde, coi canneti che rubano il posto ai pezzi di cielo nei riflessi dei canali, con le case basse, tutte in fila nei loro mattoni del colore della terra quando è bagnata.
Ogni tanto si sentiva lo scampanellare di qualcuno che andava di fretta, sicuramente più di me, che rallentavo per guardare bene.
C’era la signora che bagnava i fiori dietro la finestra, l’omino che chiudeva la porta della chiesa protestante, una bambina che imparava a stare in equilibrio sulle ruote, gente che correva mentre le cicogne stavano a guardare.
L’aria pizzicava dentro al naso, aveva quell’odore che ha il vento quando pulisce tutto, l’avete mai annusato? E’ buonissimo.

Frankendael Park, Amsterdam Oost. Cabiria Magni, Paesi Bassi
Frankendael Park, Amsterdam Oost

Non ho fatto tante foto, e quelle che ho sono tutte del cellulare, scattate dalla bicicletta.
Me la sono goduta Amsterdam Oost: certi posti sono fatti proprio per questo.

Poi ci sono i vari Waterlooplein, Piazza Dam, Jordaan, De Pjip: tutte belle scoperte, ma ci credete se vi dico che se dovessi tornare ad Amsterdam proprio ora lo farei soprattutto per l’Oost?
Che neanche avevo messo in conto e che è arrivato da solo, per colpa di una piantina ben disegnata dentro un hotel.

Un posto dove una roulotte di legno diventa un bar in mezzo al parco, e dove due cammelli passeggiano sul muro della ferrovia, ma non sembra strano.
Un posto dove tornare, senza grandi perché.

13 pensieri riguardo “Amsterdam Oost: un posto dove tornare, senza grandi perché”

  1. Ciao Cabiria! Sto organizzando un week end senza bimbi fine settembre ad Amsterdam ..non ci sono mai stata…hai qualche dritta su hotel e cosa consigli da vedere in 3 gg? ? Grazie

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    1. Ciao Francesca! Come hotel ti posso consigliare il mio, Volkshotel: bellissimo e con posizione molto comoda per centro e aeroporto (la fermata della metro è davanti all’ingresso). Per le cose da vedere…oltre al centro (Piazza Dam, quartiere a luci rosse, mercato dei fiori), non perderti il Jordaan, un quartiere molto carino, Amsterdam Oost, che a me è piaciuto tantissimo e Vondelpark. Poi ci sono i musei vari, se ti interessa il genere (Van Gogh e Rijksmuseum) e la casa di Anna Frank (prenota con largo anticipo)!

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  2. Che bel post! Io ad Amsterdam ancora non ci sono stata, e finora purtroppo ne ho spesso sentito parlare da chi ci va per gli addii al celibato, quindi stendiamo un velo pietoso sul mio background…mi segno invece i tuoi consigli sull’aria frizzante, il verde visto dalla bici e le cicogne, con tutto il tempo di pedalare e scattare qualche foto 🙂

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  3. Come si cambia…..dice una canzone! Eh si, gli occhi dei quindici anni non possono essere uguali a quelli dei 20-30-40 e così via… Specialmente se nel frattempo si sono riempiti d’incontri e panorami tanto diversi fra loro. Poi, altra cosa, contano anche le persone che sono con te o che conosci sul posto per avere una visione positiva. Io lo sostengo da tempo, che i luoghi sono giusti se chi ti accompagna è giusto e se sei sola devi essere tu ad essere giusta per cogliere l’attimo…..Comunque mi piace la tua visione di Amsterdam, la metterò nei miei programmi. A prestissimo!

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    1. Stranamente la pensiamo allo stesso modo 🙂
      E in questo caso ci sono anche le prove che non la pensiamo poi così male!!
      Qualche giorno ad Amsterdam, soprattutto adesso che viene la bella stagione, ci starebbe proprio bene: sabato provo a convincerti del tutto!
      A prestissimo 🙂

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