Questo post l’ho scritto per i disadattati come me. Se siete persone normali, e ve lo auguro, potete anche saltare la lettura e godervi la dolce attesa come fa la maggior parte della gente.
Se invece avete qualche problema a gestire la vostra voglia di partire, sicuramente anche nel periodo che precede la nascita di vostro figlio vi siete messi a cercare voli e magari avete trovato delle buone combinazioni, da qui il problema.
Come faccio a prenotare un volo per un bambino che deve ancora nascere?
É da un po’ che mi chiedo se e quanto possa valere la pena investire del tempo per tenere aggiornati i miei social network, sia quando viaggio (poco, in questo periodo) che quando me ne sto a casa.
É iniziato tutto come un gioco, pure divertente se vogliamo, ma adesso questo gioco sta andando un po’ in vacca, se mi passate il termine ricercato.
Google+ l’ho abbandonato mesi fa (o forse sono anni? L’addio è stato così traumatico che neanche me lo ricordo); Twitter lo programmo ogni tanto, ma devo dire che lo guardo ben poco: ormai è autonomo, il ragazzo si autogestisce e io mi fido. Rimangono Facebook, che di questi tempi frequento con una cadenza praticamente mensile, e Instagram, che ultimamente mi dà addirittura il voltastomaco, giusto per metterci un pizzico di tragedia. Provo a condividere un po’ di questa tragedia.